sabato 14 gennaio 2012

Gnocco fritto

Ed è risuccesso!!!!!!

Per la seconda volta blogger mi ha cancellato il post dopo un aggiornamento tramite iPhone!!!!!
Ora io vorrei capire perchè??? A voi non è mai successo??????
Comunque eccomi qui a cercare di ripostare velocemente quello che ho postato ieri...le parole non saranno le stesse...le vicessitudine con mia cugina rimaranno nella memoria di chi ha letto e commentato fino a poco fa...
Scusatemi, ma vi lascio almeno la ricetta e la mia versione veloce con la pasta della pizza.
Ah...scusate...parlavamo di GNOCCO FRITTO!!!!!!!!

Nozioni prese dal web

Lo gnocco fritto, denominazione tipica nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, è un prodotto alimentare italiano tipico dell'Emilia di origine longobarda il cui nome varia da un'area all'altra. Per esempio in gran parte della provincia di Parma viene chiamato torta fritta e nella provincia di Ferrara viene chiamato pinzino. Nella parte nord-orientale della provincia di Piacenza è comune la dizione dialettale chisulén (italianizzata in chisolino), ma è anche diffuso il nome parmense di torta fritta. Nel bolognese viene chiamato più comunemente crescentina. In alcune zone dell'appennino modenese è chiamato paste fritte (quasi sempre al plurale). Nel centro - sud Italia, in Campania e nelle zone appenniniche comprese tra l'alto Lazio, l'Umbria e una parte delle Marche viene denominato al plurale, le pizze fritte, o anche paste fritte, in quest'ultima forma specialmente nel casertano e in alcune zone del napoletano.
Dapprima viene preparato un impasto di farina di frumento, sale, strutto e lievito. Dopo la lievitazione, la pasta viene ridotta in una sfoglia alta pochi millimetri (da circa 2 a 6) e tagliata in rombi di circa 10 cm di lato, che vengono fritti secondo la tradizione in abbondante strutto bollente.
Lo strutto di maiale ha un punto di fumo molto alto (ca. 230 °C). Le moderne norme di sicurezza imposte a bar, ristoranti, mense e comunità rendono difficile reperire in commercio friggitrici che superano la temperatura di 190 °C. Dovendo calare la temperatura di frittura, almeno negli ambienti industriale e della ristorazione, si è costretti ad usare olî diversi dallo strutto, in quanto usandolo per friggere a 190 °C lo gnocco risulterebbe eccessivamente unto. Si ricorre quindi all'utilizzo di olii di semi o di palma, frazionato o bifrazionato ad una temperatura di frittura che può variare fra i 180 °C ed i 188 °C in relazione allo spessore della pasta da friggere.
La pasta viene quindi fritta (normalmente circa un minuto per lato) e si gonfia formando una "pancia". Lo gnocco fritto può essere gustato dopo averlo riempito con affettati, lardo, pesto modenese, formaggi.
Nella versione bolognese (denominata localmente "crescentina") l'impasto è composto da:
farina tipo 00 (grano tenero)
lievito istantaneo (1 bustina ogni circa 500 grammi di farina)
un pizzico di sale
latte per impastare
A volte si aggiunge anche un po' d'olio, ad esempio un paio di cucchiai per 1 o 2 kg di impasto, per far sì che durante la frittura assorba meno grasso.

Questa invece la versione mia e di mia cugina, veloce, ma di ugual gusto.

Ingredienti:
1 rotolo di pasta per la pizza
sale
olio per friggere
salumi e formaggi a piacimento

Procedimento:
ho tagliato la pasta della pizza a rettangoli, li ho messi in un tegame con olio bollente ed ho aspettato che si gonfiassero. A quel punto li ho tolti dal tegame e li ho salati e...farciti a volontà con tanti salumi e formaggi...il mio preferito è con lo zola!!!!


Scusate ancora per il post veloce e poco curato, ma ieri.....era meglio.....e oggi.....vorrei capire perchè mi vengono cancellati!!!!!!

Un abbraccio e buon fine settimana a tutti!!!!

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