giovedì 8 novembre 2012

Torta Pasqualina...OGGI CUCINA PER NOI...


Buongiorno!


L'ospite di oggi è Pietro, amministratore del blog La Pulce e il Topo.
Curioso, diverso, un forum...tutto da conoscere, scoprire e tutto da interagire.
Oggi lascio parlare solo lui....capirete il perchè.

Ciao Pietro, foodblogger per passione o foodblogger per professione? 

Come prima cosa saluto te e tutti i lettori, ti ringrazio per la cortesia che hai avuto nel voler sentire anche la voce di noi “maschietti” che, credimi, siamo in tanti.
Foodblogger per passione o professione? Certamente per passione, una passione che è arrivata pian piano, anche se io come foodblogger sono un po’ sui generis. Mi spiego meglio, ma a questo punto devo necessariamente fare un passetto indietro. 
Internet, quindi la rete, è entrata prepotentemente nella mia vita quando, per motivi di lavoro (sono un insegnante), ho dovuto approfondire il mondo virtuale dei social network dei blog e dei forum. Non nascondo che ne sono rimasto coinvolto emotivamente ed affascinato da come tutto è veloce.
Quindi posso asserire che è sola e vera passione!! 



Parlaci un po' del tuo blog, quando è nato, come è nato, gioie e "dolori"... 

La Pulce e il Topo nasce il 7 aprile del 2009, era da tempo che mi frullava nella testa un progetto del genere, però forse per via di mille impegni rimandavo il grande passo, poi quella sera del 7 aprile supportato da mia moglie, dalla mia tastiera partì quel clik che mise in rete “La Pulce e il Topo”, già dal nome scelto mi distacco prepotentemente dai canonici blog dedicati alla cucina, per me e mia moglie era importante dare un’immagine particolare a questo blog che ben presto si trasformò in forum. 
Il nome deriva dai nomignoli dei nostri figli, Silvia e Giuseppe, quindi “La Pulce e il Topo” ha la finalità principale di dare continuità a ciò che in una famiglia c’è, condividendola con chi ha il piacere di, a sua volta, condividere. Ecco che, se il presupposto è questo il passaggio alla trasformazione in forum, pur mantenendo le caratteristiche del blog, divenne necessaria. 
Noi narriamo la vita a tutto tondo, le prose, la storia e la cultura, l’aspetto del “ fai da te” è anche trattato in modo approfondito con tecniche di riciclo e lavori artistici realizzati da tutti gli utenti, ma anche i consigli delle nonne sempre validi ed eccezionali, anche ai nostri piccoli compagni di vita è dedicata una sezione “Pet”, però, come in ogni famiglia, le giornate si trascorrono in cucina, quindi la sezione ad essa dedicata è preponderante ricca di approfondimenti sulla conoscenza degli alimenti, le loro caratteristiche ed utilizzo. 
Le gioie sono di gran lunga maggiori ai dolori, se così li vogliamo chiamare, perché io penso che ogni esperienza se vissuta con consapevolezza equivale a crescita. 


Se dovessi dare un consiglio ad una neo foodblogger, cosa diresti? 

Direi lanciati, ma non cadere mai nel banale, evita di seguire le espressioni modaiole, parti dal tuo vissuto per dare un’impronta personale, mantieni sempre un pizzico d’ironia, solo così godrai a pieno della gioia nel condividere … se noti che sta per diventare un’ossessione, stacca la spina e ricaricati la dove troverai sicuramente il nuovo vigore per ripartire. 


Come si avvicina un uomo al mondo dei blog e che plus può dare in questo ambiente maggiormente femminile? 

Come ho già accennato, il mio entrare in punta di piedi in questo ambito è scaturito da una necessità dettata dal mio lavoro, poi l’ho fatto mio e ho voluto intraprendere quest’avventura, pur mantenendo sempre ben in vista le priorità che mi ero prefissato, ovvero il voler creare uno spazio in cui gli aspetti della vita venissero narrati mettendone in risalto tutte le sfaccettature, ciò è possibile grazie alla collaborazione di uno staff veramente unico, noi ci definiamo una famiglia e La Pulce e il Topo è divenuta la casa in cui ci piace passare anche per un salutino. 
Un uomo di certo ha una visione un po diversa su certi aspetti rispetto le donne, di certo la donna ha una maggiore sensibilità, ed è portata a far trasparire il suo istinto materno nonostante la sua innata eccletticità, per un uomo è totalmente diverso, spesso si tende diventa un po’ tecnici, oppure scanzonati, a seconda dalle occasioni o dai temi trattati, ad esempio se si parla di tradizioni o ricerche, su questi ambiti cerco sempre di avere il maggior numero di informazioni e di materiale possibile, in modo che un articolo o una ricetta sia fonte di cultura e ispirazione; ma quando c’è da essere goliardici io sono li in prima linea. 


Ci doni una ricetta?

Certo, una ricetta a cui sono particolarmente legato: la Torta Pasqualina 
La torta Pasqualina è un piatto simbolo della cucina ligure.
Io ho imparato a realizzare la Torta Pasqualina grazie ad un grande Amico e grande cuoco Genovese, anni fa, io ospite di sua cognata, ho avuto il privilegio di seguire la sua cucina, e imparare alcuni dei suoi piatti.
Ricordo ancora il profumo della sua cucina, sempre ordinata, ma allo stesso tempo con pentole e padelle all'opera, Egli mi spiegava con dovizia di dettagli come e perchè un piatto "classico" subiva delle modifiche strada facendo, o per motivi "modaioli" oppure per volontà di chi lo realizzava.
Questa ricetta è la sua, ed a lui, quindi alla sua memoria la dedico con grande affetto, rispettando integralmente come la realizzava. 

Ingredienti:
1kg di farina 0 (farina di forza)
200 g di olio EVO
1 kg di bietole
200g di spinaci
1 cipolla
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
4 cuori di carciofo
500 g ricotta
100 g di parmigiano grattugiato
6 uova
sale, pepe 

Preparazione:
Impastare la farina tipo 0 con acqua sale e 4 cucchiai di olio, io ho usato la planetaria, l'importante è realizzare un impasto liscio e ben sodo.
Suddividere in 13 parti uguali, formare dei panetti e coprire con un canovaccio umido, lasciar riposare. 
Perchè 13 parti? 
Come vedremo nei cenni storici le sfoglie hanno un significato simbolico, in questa realizzazione le sfoglie saranno in totale 13.
La base avrà 3 sfoglie a simboleggiare la trinità, numero perfetto.
La copertura o cupola sarà composta da 10 sfoglie a simbolo dei cieli del paradiso Dantesco.
Ora prepariamo il ripieno, affettiamo finemente la cipolla, laviamo le bietole e tagliamole finemente, anche i cuori di carciofo andranno tagliati a striscioline, mentre gli spinaci lasciamo le foglie intere.
Scaldare l' olio EVO in una padella, unire la cipolla e le verdure, salare e cuocere finché non si saranno ammorbidite, quindi aggiungere il prezzemolo tritato.
In una terrina unire la ricotta, le erbe, la metà del parmigiano, sale e pepe e amalgamare il tutto. 
Stendere una delle palline più grandi con il mattarello.
Mettere la prima sfoglia dentro a uno stampo unto di olio. 
Spennellare con olio e procedere allo stesso modo con altre due sfoglie per completare il fondo, quindi in totale 3 sfoglie, l'ultima non verrà unta d'olio EVO perchè su di essa verrà steso il ripieno che avevamo precedentemente preparato.
Con L'aiuto di un cucchiaio facciamo delle fosse atte a ricevere le uova, apriamo le uova, una per volta e deponiamole a raggiera, spolveriamo il rimanente formaggio e anche del pepe. 
Ricoprire con le 10 sfoglie, lasciando per ultima quella più grande, ungendo sempre ogni sfoglia prima di sovrapporne un'altra e terminando con quella più grande, che chiuderà il tutto.
La chiusura dovrà essere effettuata in modo tale da creare un cordoncino che sigilli perfettamente le sfoglie, lasciare una sezione piccola non sigillata in modo da poter immettere aria come fosse un palloncino, si gonfieranno i vari strati di sfoglia e sembrerà che scoppi. 
Sigillare bene e infornare a forno già caldo alla temperatura di 200 °C per 50 minuti circa.

Cenni storici:
Le sue origini sono antiche, poiché veniva preparata già nel 1400, allora era strettamente legata al periodo pasquale, da cui prende il nome.
La torta Pasqualina è prodotta con un ripieno di erbe completato con latte cagliato "prescinseua", oggi sostituita da ricotta e uova, racchiuso in molteplici e sottilissime sfoglie di pasta.
Questa torta salata si prepara anche con i carciofi, ma la tradizionale torta Pasqualina è fatta solo con le bietole, poiché nel periodo pasquale i carciofi non erano a buon mercato, mentre le umili bietole di campagna erano in pieno germoglio e tutti potevano permettersi di acquistarne in quantità.
Tradizione vuole che i fogli di pasta che compongono la torta Pasqualina siano esattamente 33, in ricordo degli anni di Gesù.

Grazie Pietro, hai passato la selezione!


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