lunedì 25 agosto 2014

La mia vacanza ha il sapore un po' di Balbino e un po' di Morellino

Buongiorno!

Ci sono persone che, in qualsiasi stagione dell'anno, frequentano la Toscana ammirandone la bellezza del paesaggio rurale, le colline lavorate ad arte dai tempi degli Etruschi che hanno creato i primi vigneti e uliveti che, ancor oggi, sono il successo dell'enogastronomia locale; ci sono persone che se ne innamorano e sognano di viverla.
Dopo aver fatto una settimana fra Maremma, costa dell'Argentario e colline del Chianti non posso che non dar torto a queste persone: siamo in una terra selvaggia bella da togliere il fiato.
La famiglia Terenzi, ad esempio, ha amato e scelto il Grossetano come nuova residenza privata e professionale trasferendosi da Milano e realizzando il sogno di molti. Hanno creduto in questa terra fra Cerreto Piano, Crognoleta, Madrechiesa, Montedonico e Salaioli e nel 2001, da zero, hanno iniziato ad impiantare i primi vigneti che hanno restituito frutti donando la prima annata nel 2004.
La cantina Terenzi è a soli 5 minuti da Scansano ed io qui ho trascorso le mie vacanze quest'anno.
Ci arrivi passando per un grande cancello e percorrendo una strada tutta curva e cipressi. Ti ritrovi fra tre casali di campagna ristrutturati ed una piscina da dove hai una vista impagabile che abbraccia tutta la vallata del fiume Albegna.






Io ho alloggiato nella depandance Viognier, un appartamento con tre camere doppie, un ampio salone ed una rustica cucina. Tutti gli arredi sono eleganti e curati nel dettaglio, le pareti affrescate con tinte diverse per ogni stanza, i mobili antichi autentici ed i bagni rivestiti di marmo travertino. 




Siamo nella terra delle "merende" a base di panino con la porchetta, prosciutto e pecorino toscano, siamo nella terra del Morellino. 
La location è strategica se vuoi fare ogni giorno qualcosa di diverso: a due passi dalle Terme di Saturnia, possibilità di sfidarsi in campi da golf e possibilità di effettuare escursioni a cavallo al vicino Parco protetto della Maremma Alberese, puoi andare al mare a Porto Santo Stefano e Porto Ercole, oppure visitare le splendide Pitigliano e Sovana.

La cantina. avviata dal padre Florio "per amore del territorio non tanto del vino" e oggi portata avanti dai figli Balbino, Federico e Francesca Romana, è stata riconosciuta Cantina Emergente dell'Anno 2013 dal Gambero Rosso.
Ho avuto il piacere di visitarla con Balbino e di scambiare quattro chiacchiere riguardo alla loro filosofia "il rispetto del territorio inteso come valorizzazione del terroir e attenzione all’ecosostenibilità sono elementi distintivi per noi. La nostra realtà professionale è nata in termini recenti ma in realtà dal 1994 facevamo già vino in quello che ora è il nostro frantoio. Ai tempi si facevano vini venduti principalmente su Milano che è la nostra città di provenienza. Con la crescita del Morellino che dal 2007 è diventato DOCG abbiamo deciso di investire e di affrontare questo cambio di vita spostandoci qui definitivamente".
I loro sono stati dieci anni di crescita rapida, una crescita dovuta in parte al successo in generale del Morellino e in parte al fatto che da subito hanno puntato sull'alta qualità ad un prezzo corretto e su una bevibilità del vino. Sono in una terra dove il Sangiovese in purezze viene sempre bene.
"Il nostro intento è quello di costruire un marchio, non solo di vendere il Morellino" e continua "Noi raccogliamo con vendemmiatrice automatica e poi facciamo a mano le riserve. Dal 2008 invecchiamo in botti grandi che sono perfette per la tipologia del nostro Sangiovese e rispetto alla barrique rilasciano meno legno e sono in rovere slavonia".
"Da subito abbiamo costruito la locanda per accogliere turisti e clienti della cantina. L'enoturismo è il veicolo migliore per farsi conoscere. Venire qui vuol dire aver la possibilità di degustare tutti i nostri vini soggiornando circondati dalle terre che lo hanno prodotto".




E vi confermo che è impagabile un bicchiere di Balbino, il loro Vermentino, a bordo piscina o fuori dalla depandance sotto l'ombrellone intono ad un tavolo di legno con gli amici dopo una giornata al mare. 


Così come un bicchiere di Purosangue, Morellino di Scansano Riserva, dopo una gita a Pitigliano o in attesa di una cena.


Credo che il vino che ho portato a casa in ricordo mi aiuterà a rievocare sapori e profumi di questo soggiorno maremmano.
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