giovedì 7 febbraio 2019

Le Terre del Vescovado

Proprio un bel giretto. Freddino eh, erano i giorni della merla e si sono fatti ben sentire. Ma davvero un bel giretto.

Mi riferisco al tour fatto nelle Terre Del Vescovado. Tra borghi, colli e vigne della provincia di Bergamo. Un viaggio attraverso un territorio da scoprire, tra storia, natura ed enogastronomia d’eccellenza. Ed è a pochi passi da Milano. Questa è una delle cose più sorprendenti perché in meno di un'ora ti ritrovi in una dimensione completamente diversa.

In due giorni non so quanti km abbiamo fatto tra aziende agricole e ristoranti. Potrei anche chiedermi quante cose buone ho assaggiato. Ma sicuramente il cuore è ancora là, all'Azienda Agricola Palamini. Qui ho vissuto una esperienza unica e rara: ho visto nascere due vitellini gemelli, li ho filmati live e ho visto le mie compagne di avventura assistere al parto con emozione. WOW. Palamini è nel comune di Pedrengo e ha come attività principale l’allevamento di bovini da latte per la produzione e vendita di latte crudo all’industria casearia e al consumatore finale tramite distributori automatici dislocati sul territorio. E' a conduzione familiare, una splendida e motivata famiglia devota all'attività. una famiglia che ci ha insegnato anche a fare la mozzarella all’interno del loro piccolo caseificio. Per la prima volta ho assaggiato la mozzarella ancora calda.
Passo a passo arriviamo all'Azienda Eligio Magri nel comune di Torre Dè Roveri, un'altra laboriosa famiglia che coltiva e produce vino di qualità pregiata: rossi, bianchi, spumanti, passiti e grappe. Predilige le piccole coltivazioni con una resa minore in termini di quantità ma, molto elevata in termini di qualità. 


Se andate a Scanzorosciate ricordatevi di visitare, come abbiamo fatto noi, Il Castelletto. E' un importante punto di riferimento per tutta la zona in quanto è sede dell’unico frantoio della Bergamasca. 
Tappa sicura per pranzo è la Cascina del Frances e al consorzio Di Tutela Del Moscato di Scanzo (la più piccola DOCG d’Italia). Il moscato di Scanzo è un Moscato passito a bacca rossa, ottenuto da vitigno autoctono coltivato su un territorio di soli 31 ettari. Vista la produzione molto limitata, è da considerarsi un prodotto di nicchia, esclusivo e ricercato. Il Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo ne garantisce, con il suo marchio, la qualità e ne valorizza l’eccellenza, puntando a fare conoscere in Italia e nel mondo questo vino unico e inconfondibile al palato. Un vino dal sapore davvero unico ed irresistibile.





Oggi fermiamoci qui... fra qualche giorno vi racconto un'altra storia...
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