Buongiorno!
Non solo vino al Merano WineFestival. Per la gioia di Grandma Duck erano presenti anche birrifici artigianali.
BeerPassion: l'homebrewed beer è stata la mia missione nei momenti liberi dalla GourmetArena. Non nego che questi tipi di missioni mi rendono felice: parlare con il mastro birraio, scoprire da lui come nasce la sua passione che poi trasforma in ricette al malto, degustare, anzi no, bere buona e fresca birra.
Arrivavano prevalentemente dal nord Italia e molti già li conoscevo.
Ad aprire la Beer Avenue, così da me battezzata la via che metteva in vetrina i birrifici, c'era la Forst.
Un momento particolare è stato riservato per la presentazione della loro birra speciale che oggi già non esiste più. In occasione del ventiduesimo Merano WineFestival la Forst ha reso omaggio a Helmut Kocher con la “Lagrein-Bier“ (Birra al Lagrein). Una degustazione guidata alla presenza del mastro birraio della Spezialbier-Brauerei FORST Christian Pircher e dell’Ambasciatore di Birra FORST Antonio Cesaro ci ha condotto nei meandri di questa birra da collezione messa in vendita solo nei giorni del Festival. "Grazie all’impiego di malti speciali appositamente selezionati, che nella produzione birraria vengono impiegati specificatamente per birre doppio malto di altissimo pregio, si è ottenuto il pre-mosto di birra, precursore di questa birra unica nel suo genere, che riesce con le sue caratteristiche ad armonizzare il mondo del vino e il mondo della birra. La sapiente miscela di differenti malti e acqua di processo è servita come base per la successiva fermentazione. La successiva fermentazione primaria del mosto di birra con lieviti del vino rappresenta una protocooperazione, o meglio “l’alleanza” tra birra e vino. Una botte, precedentemente utilizzata per la produzione di Lagrein barricato, è stata riempita con il pre-mosto di birra. Poiché la fermentazione con lieviti del vino è molto lenta, e di conseguenza solo una parte degli zuccheri di malto del pre-mosto si è trasformata nei suoi componenti principali di fermentazione, dopo due settimane dall’inizio è stato aggiunto del lievito puro del ceppo riservato FORST, ottenendo così la completa decomposizione molecolare degli zuccheri di malto. Ecco che le differenti proprietà del lievito di birra e del vino hanno concorso assieme all’ottenimento di un grado di fermentazione ottimale".
Continuando lungo Beer Avenue troviamo Birra Sant'Arnoldo dal Friuli, una piacevole scoperta che spero di approfondire in altro incontro tornando a parlare con Franco.
Un saluto vado a farlo agli amici lucchesi del Bruton, Jacopo sempre sorridente e soddisfatto del suo lavoro, e al Birrificio del Forte. Sono birre che apprezzo da tempo, entrambi li ho conosciuti a Milano e sono volti che rivedo con piacere a fiere ed eventi.
Rivedo il Birrificio Gjulia di Cividale del Friuli e il Birrificio San Quirico che anche a Merano porta le sue gelatine alla birra che a casa io abbino ai formaggi.
Incontro Sara della Baladin e mi fermo a parlare di cucina con la birra, le loro sono le birre che più vengono versate nei piatti di Grandma Duck lo si sa.
Incrocio lo sguardo con le etichette di Theresianer nata a Trieste nel 1766 e proseguo verso i miei nuovi colpi di fulmine.
Uno è BiRen, il Birrificio Renazzese, nato da poco, nel 2007, e già con molto da raccontare. Le sue sono tutte birre crude e portano il nome di persone legate affettivamente al birrificio. Ci sono quindici etichette e sta per arrivare la sedicesima. Ho assaggiato Sabine, Philippe e Charlotte.
L'altro è Cittavecchia, nato nel 1999 nel triestino, una birra fresca, non filtrata e non pastorizzata. "Il luppolo, a seconda del tipo di birra, proviene dalla Germania, dalla Boemia o dal regno Unito.Il lievito è fresco e selezionato. Il malto proviene esclusivamente dalle migliori malterie tedesche. L’acqua del Carso, di ottima qualità, viene leggermente addolcita" mi spiega il mastro birraio facendomi provare la weizen.