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mercoledì 23 aprile 2014

#iospillo perchè...bevo consapevolmente e responsabilmente!

Buongiorno!

23 aprile 2014 è....#iospillo day!

Eccoci finalmente al grande giorno. Oggi vi parlo del progetto sviluppato da ILoveBeer.it, il portale di cultura birraria di HEINEKEN Italia, una campagna di sensibilizzazione sull’importanza della corretta spillatura della birra che vede scendere in campo un team di 9 Blogger Ambassador con la passione per questa bevanda e promotori della diffusione di una buona causa: il servizio della birra perfetta.
Poteva forse mancare Grandma Duck fra gli Ambassador? Direi di no! L'avete sempre vista mettere la birra nei suoi piatti, l'avete sempre vista immortalata con boccali in mano...ora la vedrete spillare.
Per bere consapevolmente e responsabilmente, è fondamentale promuovere, anche attraverso la rete, la cultura birraria in Italia: in particolar modo l’importanza della spillatura, della schiuma e del servizio della Birra Perfetta.

La spillatura corretta, che nei paesi dalle antiche tradizioni birrarie viene considerata un’arte, è quella che porta nel bicchiere una bevanda come è stata pensata, prodotta e curata dal mastro birraio. La spillatura fa dunque rivivere nel bicchiere le origini, la storia ed il gusto di ciascuna birra e le caratteristiche dei differenti stili birrari e della quantità di schiuma corrispondente.
Sono dunque andata ad imparare le tecniche per spillare a regola d'arte con il metodo belga olandese.


Tale spillatura si compone di poche ma decise mosse:
- tenere il bicchiere a 45° sotto il rubinetto
- aprire avendo cura di far cadere la prima goccia fuori dal bicchiere. Versare e raddrizzarlo in base alla quantità di schiuma che si forma progressivamente
- chiudere il rubinetto quando la schiuma è al bordo
- utilizzare il taglia schiuma per eliminare le bolle più grosse e compattare la schiuma
La schiuma è l’indicatore più facilmente riconoscibile di una birra. Conferisce al prodotto un indiscusso appeal estetico, trasmettendogli carattere e un’idea di freschezza che ne invoglia il consumo. Consiste in uno strato di piccole bollicine che sovrastano il liquido: una sorta di “cappello” generato per effetto dell’agitazione della bevanda. Nella birra, infatti, è dissolta – in una condizione di equilibrio dettata dalla pressione e dalla temperatura – una certa quantità di anidride carbonica che si forma durante la fermentazione del mosto di malto. La schiuma si crea quando, con la spillatura o con la mescita dalla bottiglia nel bicchiere, si va a modificare questo equilibrio. L’anidride carbonica si libera e crea bollicine gassose che salgono verso l’alto, portando con sé le proteine del malto, gli aromi floreali del luppolo e quelli fruttati della fermentazione. Oltre che dalle resine del luppolo e dall’anidride carbonica, la schiuma è costituita essenzialmente dalle proteine del malto d’orzo (o di altro cereale) che conferiscono persistenza. La scelta delle materie prime influenza quindi ‘il cappello di schiuma’ della birra che è anche uno degli indicatori primari e più efficaci per capire se il prodotto che stiamo bevendo è frutto di un processo produttivo corretto. Ogni birra, dunque, ha la sua schiuma. Saperla leggere significa capire e apprezzare meglio questa bevanda: per scegliere e bere meglio (responsabilmente).
Le caratteristiche della schiuma sono:
• La finezza, data dalla dimensione e dall’uniformità delle bollicine che la compongono.
• L’aderenza della schiuma alle pareti del bicchiere (che deve essere perfettamente pulito e sgrassato) che si evidenzia attraverso i cerchi che vengono lasciati durante la degustazione sulla sua superficie interna. Più sono percepibili e maggiore è il grado di aderenza.
• Una schiuma è tanto più compatta quanto più forma un corpo uniforme che non si disgrega con le oscillazioni e non tende a uscire dal bicchiere. Questa caratteristica è determinata dalla quantità di luppolo e di proteine del malto presenti nella birra stessa: all’aumentare della quantità relativa di materie prime per unità di prodotto, aumenta la compattezza della schiuma.
• La cremosità, invece, rappresenta l’estremizzazione del concetto di finezza e compattezza, l’esempio più emblematico è la schiuma cremosa delle stout, la più persistente del panorama birrario.
• La persistenza, ovvero il tempo di durata della schiuma nel bicchiere. Per una birra con la schiuma questo valore (misurabile con metodi scientifici) indica la capacità della stessa di restare compatta e apprezzabile per un tempo prolungato.
Possiamo dire che la schiuma fa bene alla birra perché la protegge dall'ossidazione che può guastarne le proprietà organolettiche, mantiene più a lungo i profumi e le loro sfumature, desatura la birra dalla C02 in eccesso rendendo la birra più digeribile.
Il taglio della schiuma è tipico della cultura birraria belga-olandese. Alla fine della spillatura, quando la schiuma risale e tende a fuoriuscire, bisogna tagliare con abilità e precisione il cappello per eliminarne l’eccedenza e per presentare un bicchiere perfetto. La schiuma appare quindi più compatta e persistente, proprio perché con la spatola le bolle leggermente più grosse sono state eliminate, così come l’anidride carbonica in eccesso. Il taglio della schiuma rende quindi più equilibrato anche il gusto della birra, eliminando la frazione più amara della schiuma e perfezionando il sapore del prodotto.

Ecco allora le 10 regole per una spillatura perfetta:
1. Conoscere le birre è fondamentale per valorizzare il prodotto.
2. Ogni birra ha la sua schiuma e il suo bicchiere.
3. La schiuma è un elemento funzionale alla birra e non semplice “decoro”.
4. Per una corretta spillatura, il bicchiere deve essere ben sgrassato e pulito. È consigliabile risciacquarlo internamente con acqua fredda prima della spillatura, in modo da raffreddare le pareti, favorendo così la formazione della giusta quantità di schiuma.
5. Impugnare sempre il bicchiere dal basso per non scaldare la birra.
6. La birra, per quanto possibile, dovrebbe essere spillata alla sua corretta temperatura di degustazione, in modo da esaltarne al massimo le proprietà organolettiche e ottenere l’ideale quantitativo di schiuma.
7. Tanti tipi di birra, di schiuma e diversi metodi di spillatura. In ogni caso, la schiuma deve presentarsi compatta.
8. Per le birre lager, la giusta quantità di schiuma sono le classiche “due dita”.
9. Parole chiave: corretta spillatura + giusta quantità di schiuma + corretta temperatura del prodotto + bicchiere adeguato.
10. Il servizio corretto è la base di partenza per bere bene, in modo responsabile e consapevole (a casa e fuori casa).

Posso ora rimandarvi al video in cui spillo e alle votazioni per eleggermi "Master Spillatore dell Rete" con preghiera di tener presente che....#iospillo con tre ernie cervicali e, chi ne soffre, può ben capire che la forza nelle braccia haimè è davvero limitata nei giorni no....quando ho spillato era un giorno no....ahahahah....faccio appello alla vostra comprensione!


VOTATEMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!

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