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giovedì 15 gennaio 2015

Pane al pane e vino al vino

Buongiorno!


Ritrovo dopo tempo un articolo che avevo scritto e pubblicato su altro sito anni fa. Lo leggo e mi piace, mi piace il concetto che, attraverso una ricetta semplice, vi voglio esprimere. E allora, se magari non lo avete letto, ve lo lascio da leggere anche qui.

"Pane al pane e vino al vino".
E' un detto comune, è la conosciuta espressione con la quale si vuole sottolineare il lodevole comportamento di chi sa esprimere in ogni circostanza, con franchezza e senza timori reverenziali verso qualcuno, il proprio parere positivo o negativo. 
Un detto che, riguardo all'importanza della schiettezza nel linguaggio, trova riscontro nelle parole di Gesù "si, si; no, no;" riportate nel Vangelo di Matteo (Cap.V v.37).
Ma, questo pane e questo vino che ogni giorno troviamo sulle nostre tavole, che valore simbolico assumono nelle nostre vite?
L'uomo, per vivere, necessita di nutrirsi almeno di un pezzo di pane e di un bicchiere di vino. Senza mangiare, si sa, si muore, senza bere, si sa pure, si muore. Dio ci dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Pane e vino sono frutti della terra, sono radicati nella terra e da qui raccolgono l'energia e la forza del suolo per farcene dono. Il frumento e l'uva sono doni di Dio che l'uomo deve lavorare.
Il Signore, chiedendo all'uomo di lavorare i suoi doni, chiede all'uomo la sua collaborazione nel disegno della Salvezza.
Ecco che il pane ed il vino vanno a rappresentare la fatica, la speranza e il sudore degli uomini con le loro pene. Qualcuno si è impegnato a seminare, mietere, macinare e impastare questo pane. Qualcun altro si è impegnato a scavare un terreno roccioso, piantare una vigna, irrigare, sarchiare, potare, solfatare molte volte le piante sotto il sole per produrre questo vino.
Noi mettiamo sulle nostre tavole tutte queste fatiche. Mangiare pane e bere vino vuol dire mangiare e bere di Sè per avere la Vita con la V maiuscola.
Il pane è il nutrimento base nell'alimentazione dei poveri di tutti i tempi e di tutto il mondo.
Nella figura del pane Dio diventa vitale nutrimento per noi uomini. Il pane è il segno più evidente dell'amore di Dio. Abbondanza di pane indica la pienezza della sua "benedizione" perciò Gesù insegnò a chiedere a Dio Padre il "pane quotidiano" riconoscendo così la sua provvidenza (MT 6,9-15). La mancanza di pane è segno del silenzio di Dio, Gesù affermò di essere Egli stesso la Parola di Dio (il verbo), di conseguenza si identificò pure con il pane (GV 6,1-15).
Gesù nell'ultima cena prese il pane, lo spezzò, lo diede ai discepoli dicendo: "prendete e mangiate: questo è il mio corpo " (MT 26,26). "Spezzare il pane " significa pranzare, ma spesso nei libri cristi della Bibbia significa celebrare insieme l'Eucarestia (AT 2,46), cioè la "cena del Signore" (AT 2,42). L'apostolo Paolo attribuisce un forte significato al pane eucaristico: "il pane che spezziamo ci mette in comunione con il corpo di Cristo, vi è un solo pane e quindi formiamo un solo corpo anche se siamo molti, perché tutti mangiamo quell'unico Pane". 
I miracoli della moltiplicazione dei pani, allorché il signore pronunciò la benedizione, spezzò i pani li distribuì per mezzo dei suoi discepoli per sfamare la folla, prefigurano la sovrabbondanza di questo unico Pane che è la sua Eucaristia (cfr. Mt 14,13-21; 15,32-39).
E' il pane VIVO è il pane della Vita. (Cfr. Gv 6,34). Il pane è segno di ospitalità, di condivisione: mangiare il pane regolarmente con qualcuno significa essere suo amico, godere della sua intimità (GV 13,18)
Anche il vino ha una straordinaria importanza liturgica, alla quale si deve lo sviluppo e la diffusione della viticultura. Il vino è l'elemento sacrale che ha spinto i monaci a lavorare e difendere le loro viti come fosse il loro status. Il vino è bevanda, e non una semplice bevanda che spegne la sete, mira a qualcosa di più: rende lieto il cuore dell'uomo.
Il segno dell'acqua trasformata in vino a Cana (cfr. Gv 2,11) annunzia già l'Ora della glorificazione di Gesù. Manifesta il compimento del banchetto di nozze del regno del Padre, dove i fedeli berranno il vino nuovo (cfr. Mc 14,25).
Nel libro del Siracide di esso si dice al cap 31:
[27] Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella di chi non ha vino?
Questo fu creato per la gioia degli uomini.
[28] Allegria del cuore e gioia dell'anima
è il vino bevuto a tempo e a misura.
[29] Amarezza dell'anima è il vino bevuto in quantità,
con eccitazione e per sfida.
Ed è sotto la figura del vino che Cristo elargisce il suo sangue divino, "Prendete e bevetene tutti: questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue!".(1Cr 11,25)
A conclusione è proprio il caso di ricordare l'affermazione di Feuerbach "L'uomo è ciò che mangia!"
Ma che sapore ha, secondo voi, tutto questo simbolismo?

Pane al vino, ovvero il pane diVino
Ingredienti:
500 gr farina 00
90 ml acqua minerale gassata
150 ml vino rosso Chianti
1 bustina lievito di birra
15 gr burro
10 gr sale

Procedimento:
Inserire nella macchina del pane secondo l'ordine consigliato: il lievito, la farina, acqua, vino, sale e il burro a pezzettini. Impostare il programma francese, della durata di 3 ore e 50 minuti, con crosta chiara. Se si fa a mano, impastare tutti gli ingredienti (più impastate, migliore sarà il risultato).
Formare una pagnotta, fare un taglio a croce e mettere a lievitare in forno già caldo a 50°, ma spento e con lo sportello chiuso, per almeno un'ora. Riprendere l'impasto, lavorarlo ancora e rimetterlo a lievitare un'ora.
Far cuocere in forno già caldo a 180° per 45 minuti circa.