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giovedì 25 giugno 2015

Tutto su #ShareIstriaItalia1

Buongiorno!

Più di dieci anni fa ero stata sull'Isola di KRK e l'anno scorso, nello stesso periodo, ho girato fra Montona e Parenzo. 
La prima volta è stata di mare, sole e amore. Una settimana di completo relax dove l'unica cosa constatata è stata la fredda temperatura dell'acqua del mare.
La seconda volta è stata dedicata al tour fra le strutture Valamar e all'approccio con l'enogastronomia istriana. Qui ho scoperto il prosciutto istriano, il vino Terano e il tartufo.
Non c'è il due senza il tre e se il quarto vien da sé io non posso che esser felice.
Avrete seguito in molti #ShareIstriaItalia1 e ci avrete visti, tredici influencer della rete, impegnati a vivere al meglio la nostra settimana in Istria, la regione più ad ovest della Repubblica di Croazia, la più grande penisola dell’Adriatico.
Il territorio istriano offre montagne, colli e vallate. Non per nulla è la maggiore oasi verde dell'Adriatico settentrionale. Sparsi qua e la si possono ammirare uliveti e vigneti che si alternano, per raggiungere l’azzurro del vicino mare.
Ogni dettaglio è storia e tradizione narrata dalle chiese, dalle città, dalle vie rurali.
In otto giorni ho toccato Fasana, Rovigno, Porer, Pola, Premantura, Montona, Livade, Grisignana, Cittanova. 
Quali sono le cose che mi sono rimaste? 
L'aver dormito in un faro, senza dubbio.
Costruito nel 1833 sull'isolotto di Porer, si trova a un miglio e mezzo a sudovest dalla punta estrema meridionale dell'Istria, Punta Kamenjak (Promontore).
Il faro ha una torre alta 35 metri ed è il più alto in Istria. Qui vive il guardiano con due cani, uno molto simpatico di nome Medo, l'altro un po' meno approcciabile di nome Max. All'interno ci sono due appartamenti da quattro persone l'uno: due camere da letto, un bagno e una cucina in ognuno. Fuori il nulla solo il mare. Puoi circumnavigare l'isolotto in poco più di un minuto.
Pace. Questa la sensazione donata al tramonto e all'alba. 
Ci arrivavamo in 20 minuti di barca e quando mettevamo piede lì tutto iniziava ad esser vissuto a rallentatore. Il tempo scorreva lento per farci assaporare ogni sensazione provata.
Non è facile stare in un ambiente così piccolo con altre persone, ma noi abbiamo trascorso tre notti indimenticabili. Abbiamo vissuto il vero senso di comunità. Arrivavamo dopo una giornata in giro, ci preparavamo l'aperitivo sulla "terrazza" e tutti insieme appassionatamente pensavamo a cosa cucinare per cena. Tra chiacchiere, cibo, vino ed emozioni, confessioni, scambi di opinioni arrivava l'ora del sonno e il mattino dopo ci si ritrovava intorno al tavolo per la colazione che ci riattivava il metabolismo. Svegliarsi in un faro ha un qualcosa di umido ma unico. Lasciarlo è stato triste.
Se state pensando di provare l'esperienza io vi consiglio di organizzarvi per due notti: arrivare verso sera, godersi il primo tramonto con un calice di vino in mano, salire in cima alla torre per vedere da vicino il faro e ammirare l'orizzonte, dormire e trascorrere un'intera successiva giornata lì in compagnia di un buon libro, dei propri pensieri, delle riflessioni in tutta tranquillità e ripartire la mattina successiva pronti e rigenerati per affrontare una giornata di sport in mare.
Sì perché con la barca dal faro si raggiunge in altri 20 minuti circa la Windsurf Station di Prematura.
Qui puoi fare surf, sup, kayak o semplicemente prendere il sole e pisolare sotto gli alberi all'ombra.
Oppure puoi fermarti a bere qualcosa al Safari Bar, dove puoi servirti tu della Sangria e bertela seduto dentro delle capanne di paglia a picco sul mare.
Se dopo un po' il mare azzurro azzurro ed il paesaggio che ti offre ti annoiano e vuoi scoprire cosa c'è più verso l'entroterra direi che è il momento di spostarti verso Montona e Grisignana.
Montona è nell'Istria Settentrionale ed è la più attraente cittadina medievale istriana. Io ho dormito nella piazzetta centrale, a Villa Borgo, molto grazioso. Intorno tanti palazzi storici. Questa è la zona conosciuta per i tartufi bianchi istriani che reggono il confronto molto bene con quelli francesi e italiani. L'anno scorso sono stata da Karlic per la caccia al tartufo con i cani, molto divertente.
Grisignana è altrettanto raccolta e interessante dal punto di vista architettonico e artistico. 
Nei giorni che ho fatto nell'entroterra ho provato anche dello sport estremo per me, ho percorso 20 km in mountain bike lungo la Paranzana, il sentiero che collega Trieste a Parenzo.
Altra cosa da segnalarvi assolutamente è a Pola e si tratta del tempio di Augusto, della Porta Aurea, Porta Ercole e Piazza Foro.
A livello culinario ho incontrato chef interessanti quindi vi posso suggerire di provare una cena preparata da Fabricio Veznaver alla Pergola di Zambratija e andare anche da Marina Gasi al Ristorante Marina di Cittanova.



Confermo che il prosciutto istriano è buonissimo, così come i tartufi vale la pena assaggiarli. Io ci tenevo molto a mangiare un piatto di cevapcici originale (visto che lo mangio sempre solo nelle grigliate a casa mia fatti da un mio amico) e sono stata accontentata.
I vini interessanti li abbiamo bevuti grazie a Bruno Trapan e alla sua cantina di etichette. Se vogliamo parlare di birra da citare subito San Servolo.
Cos'altro mi rimane da dirvi se non che l'accoglienza è stata impeccabile da parte di tutti.
Cosa aspettate? Prenotate la vostra vacanza ideale andando sul sito ufficiale dell'ufficio del turismo qui.
Trovate tutte le fotografie scattate su Instagram #ShareIstriaItalia1