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venerdì 31 luglio 2015

Caserecce molisane con pesto di piselli e pomodorini pachino

Buongiorno!

Siamo giunti alla fine dei nostri appuntamenti con Pasta La Molisana, almeno per quanto concerne la rubrica che ha avuto inizio esattamente tre mesi fa e ha visto 6 appuntamenti con 5 cuochi diversi che, davanti ad un formato di pasta a sorpresa portato da me, hanno interpretato alla loro maniera scoprendo il gusto della terra del Molise.
Per l'ultimo appuntamento sono ancora io a cucinare e lo faccio per un simpatico pic nic al lago con i bambini.
Non potevo scegliere altro se non una pasta fredda ed un formato corto.
Ed eccomi quindi alle prese con le caserecce molisane, dalla forma sfiziosa che con le sue insenature è perfetta per raccogliere il condimento. Secondo la tradizione potrebbe essere un'interpretazione della pasta busiata di origine araba, ottenuta con la sottile canna di una pianta, il "bus", con cui un tempo si avvolgevano i pezzetti d'impasto.

giovedì 30 luglio 2015

La calamarata La Molisana fichi e prosciutto crudo

Buongiorno!

Per il penultimo appuntamento con "La Molisana a casa tua" sono stata con tre pacchi di pasta nella cucina di Giovanna Hoang e Francesca Riva del blog Crezioni Fusion or Confusion.
Per Francesca la cucina è un nido, il laboratorio e il suo parco giochi. Ama fantasticare, ridere, scrivere e fotografare. La felicità per lei è una tazza di tè caldo in un pomeriggio d’inverno.
Giovanna invece ama guardare il mondo che la circonda con occhi curiosi per cogliere ogni singolo insegnamento che la vita ha da offrirle, giorno dopo giorno.
Due donne diverse, due storie diverse, due tradizioni diverse, due caratteri diversi, due modi di pensare diversi, occhi diversi che guardano il mondo in modo diverso.
Unite senza dubbio però dalla passione per le cose buone, l’amore per le cose belle, la curiosità verso le novità, la voglia di sperimentare abbinamenti anche apparentemente azzardati, la convivialità.
"Friendly Kitchen è il nostro slogan! Perché la cucina per noi vuol dire condivisione, affetto, convivialità, ma soprattutto amicizia".

mercoledì 15 luglio 2015

Expo: Il Padiglione Svizzera

Buongiorno!

Inizio subito dicendovi che è il Padiglione che al momento mi è piaciuto di più.
Nella sua semplicità espositiva esprime il complesso concetto di Paese attrattivo, solidale e responsabile nel campo dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile.
Ne abbiamo già parlato in post precedenti qui  avendo seguito un po' i lavori in corso ed essendo stati sul campo svizzero e non solo per carpirne le anticipazioni.
Il Padiglione svizzero è una grande piattaforma aperta con quattro torri visibili da lontano (che rappresenta il cuore della struttura), riempite di prodotti alimentari quali mele, sale, acqua e caffè. Attraverso gli ascensori e, una volta arrivati in cima, tutti i visitatori possono servirsi di prodotti. Man mano che le torri si svuotano le piattaforme sui cui poggiano si abbassano, modificando la struttura del Padiglione. Il progressivo svuotamento delle torri è registrato in tempo reale e può essere seguito anche sui media sociali.
E' un bellissimo viaggio spunto di riflessione sulla disponibilità degli alimenti nel mondo e sullo sviluppo sostenibile lungo la filiera alimentare, ma soprattutto è un invito a tutti ad assumere un atteggiamento responsabile e fare un consumo intelligente delle risorse. I quattro prodotti selezionati per le torri rappresentano una Svizzera sostenibile, responsabile, innovativa e fedele alle proprie tradizioni. Una volta terminati, i prodotti non verranno rimpiazzati, per quello si richiede sensibilizzazione verso che ne fa consumo. 

lunedì 13 luglio 2015

Chef Stefano Mattara: il gusto del sorriso

Buongiorno!


Da subito, dal primo incontro nella cucina dello Sheraton Milan Malpensa, è scattato un feeling particolare. Persona tranquilla che faceva andar le mani in pasta, non una parola di troppo, ma soprattutto un sorriso sempre pronto allo scatto e non solo. 
Stefano Mattara mi è stato simpatico al primo sguardo e da subito ho voluto spiarlo un po' in cucina e sapere di lui, del suo percorso formativo.
Dopo gli studi alberghieri ad Arona alla De Fipilli, ha lavorato in grandi cucine a Milano come Trussardi con lo chef Andrea Berton (dal quale ha imparato molto e al quale ancora oggi si ispira) e  da Matteo Torretta. Nomi di grande calibro dal quale ha appreso. Nella cucina dello Sheraton è rimasto pochi mesi per poi trovare quella che oggi è la sua strada a Inverigo (CO). "Per imparare a lavorare con tecnica e criterio è bene alternare le palestre, frequentare le cucine raffinate e quelle dei grandi numeri è il miglior modo per imparare a creare un piatto gourmet anche in situazioni sotto pressione" ci spiega Stefano "lo dico sempre ai miei ragazzi".
Da capo partita ad Executive Chef del Ristorante Simposio, un salto con il sorriso.

martedì 7 luglio 2015

Expo: ve la racconto un po'

Buongiorno!

Molti di voi mi chiedono com'è Expo 2015.
In effetti non vi ho ancora raccontato nulla di quello che sono andata a fare lì fino ad ora.
Recupero subito dandovi quelle che sono le mie impressioni al momento e promettendo di parlarvene un po' di più in futuro.

Expo 2015 è senza dubbio il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. 
Ad entrarci la prima volta provi una forte emozione dettata dall'aspettativa che, da mesi e mesi, ci stiamo creando parlandone.
E' una enorme vetrina mondiale in cui i Paesi (più di 140) mostrano il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. 
C'è chi la ama e chi la odia, c'è chi rimane piacevolmente colpito alla prima visita e chi trova da criticare l'organizzazione e quant'altro.
Io sono una di quelle che ne è uscita soddisfatta subito.
Mi aspettavo cantieri aperti e caos e non ho visto nulla di questo. Certo, mi è capitato di fare mezz'ora o poco più di coda all'ingresso e alcuni padiglioni non sono riuscita ancora a visitarli perché i tempi di attesa toccano l'ora piena. Ma tutto ciò che ho provato mi ha lasciata senza fiato e, ripeto, mi ha davvero emozionata. Non credo possa essere una coda di un'ora a infastidirci ad Expo quando in questo periodo c'è chi è disposto a farne anche due a Gardaland.

lunedì 6 luglio 2015

Un pranzo a Torino? Da Cenerentola Pret a Manger un ambiente friendly

Buongiorno!

Un consiglio se vi trovate a passare per Torino.
In Corso Casale al numero 104 c'è un localino davvero carino ed originale.
Si chiama Cenerentola Pret a Manger ed è gestito da Sara Carenzi.
Sara, di origini siciliane, ha 33 anni e, dopo aver vissuto e studiato nel comasco, ora è piemontese d'adozione. Nel suo curriculum vitae vanta studi d'arte e teatro ed ora, dal 2010, si dedica con  passione alla cucina a tempo pieno: energia e amore si trasformano in piatti semplici e unici che io ho avuto la fortuna di provare in una mia toccata e fuga torinese.
La location come dicevo è davvero originale, l'arredamento richiama un po' le cucine degli anni 70', la stessa cucina di mia mamma era un po' così con il tavolo color verde, le sedie in ferro che richiamano quelle abituati a vedere nelle scuole, un vecchio telefono, la comoda poltrona. Poi arrivi e ti puoi accomodare dove vuoi, anche con qualcuno che non conosci ma che, come te, ha deciso di fermarsi a pranzo, l'importante è che ti apparecchi e sparecchi da solo.
Mentre Sara ti racconta, con ironia e onestà, di come è arrivata a Torino solo con una valigia, il cane e tanti sogni nel cassetto, non puoi non pensare sia davvero una Cenerentola ambientata ai giorni nostri.