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giovedì 27 novembre 2014

L'artista va in cantina...alla Tenuta Tovaglieri di Golasecca (VA)

Buongiorno!

Domenica scorsa ero alla Tenuta Tovaglieri per il secondo appuntamento dell'anno con "L'artista va in cantina", l'idea evento di arte e vino che vede i quadri di Carmelo Todoverto diventare etichette d'autore per bottiglie pregiate.
A maggio eravamo da Vini La Piotta, nell'Oltrepò Pavese e ne abbiamo parlato qui.
Questa volta siamo a Golasecca (VA), nel Parco del Ticino. La Tenuta è inserita in un territorio ideale per la pratica della vita all'aria aperta. Oltre alle qualità paesaggistiche, la zona offre important opportunità turistiche e sportive tra cui musei e parchi a tema, ottimi campi da golf, ed oltre 100 km di piste ciclopedonali. La strada che raggiunge la tenuta è in centro paese e arrampica con una lunga via stretta e chiusa che non ti fa assolutamente pensare di arrivare dove poi arrivi, un luogo aperto, un luogo dove respirare a pieni polmoni e goderti la natura. Ci sono anche le galline che ti fanno compagnia.
Giuliana Tovaglieri è la titolare e si occupa in toto della cantina, dell'agriturismo e del B&B.
L’attività principale dell’azienda agricola è quella della coltivazione delle viti: oltre un ettaro e mezzo di viti delle viti Nebbiolo, Barbera, Merlot, Brachetto, Pinot nero e Chardonnay. 

sabato 22 novembre 2014

Al telefono con... Roberta Liso, la vincitrice della seconda edizione di Bake Off Italia

Buongiorno!

Ieri sera su Real Time (Canale 31 digitale terrestre free Sky canali 131, 132 e in HD, TivùSat canale 31) è andato in onda il gran finale di stagione di “BAKE OFF ITALIA – DOLCI IN FORNO”. 
Dolce dopo dolce, sfida dopo sfida, finalmente a Villa Arconati è arrivato il grande giorno. Benedetta Parodi e i due giudici Ernst Knam e Clelia D’Ononfrio hanno messo alla prova i tre concorrenti rimasti in gara, chiedendo loro la perfezione.
Dopo 11 episodi, che hanno registrato uno strepitoso successo d’ascolti con una media di 855.000 telespettatori e una share del 3.3%, Federico, il broker romano, Roberta, la studentessa pugliese, e Stephanie, la mamma americana, si sono contesi il titolo del miglior pasticcere amatoriale.
Una serata ancora più emozionante grazie alla presenza in studio del pasticcere italoamericano più famoso d’America: Buddy Valastro (vi ricordate quando l'ho intervistato? Trovate il post qui).

giovedì 20 novembre 2014

The sailor chef: Fabrizio Albini

Buongiorno!

Valigia pronta, pieno alla macchina fatto e curiosità in modalità ON. Direi che sono pronta per il mio nuovo viaggio di gusto in Franciacorta. Parto fra poco per due giorni a Cappuccini Resort a Cologne (BS) dove incontrerò lo chef Fabrizio Albini per una esperienza di scuola di cucina con lui e anche di piacevole relax.
Di ciò che vivrò vi racconterò e potrete seguirmi con #cappucciniresort oggi e domani.
Di Fabrizio Albini vi parlo ora perché con lo chef ho già avuto modo di far due chiacchiere e di assaggiare piatti. Anzi, vi lascio direttamente la sua presentazione con parole sue. Chi meglio di lui può presentare il sailor chef?
"Se è vero che l’uomo è ciò che mangia…io ci aggiungo che è anche ciò che vive, prova…e soprattutto cucina!" questo il suo motto.
"Mi chiamo Fabrizio Albini, sono nato a Brescia il 28 febbraio 1976 da Luigi, ex-macchinista nelle ferrovie dello stato e Franca.
La mia infanzia è trascorsa a Roncadelle, paese nella periferia di Brescia dove sono cresciuto serenamente in compagnia di mia sorella Stefania e di molti amici.
All’età di 22 anni ho sentito il bisogno di mettere il naso nel mondo fuori. Quel che mi circondava mi aveva plasmato e aiutato a diventare grande con grandi valori e insegnamenti, ora avevo bisogno di mettermi alla prova.

venerdì 14 novembre 2014

"Lattosio. L'intolleranza? La cuciniamo"

Buongiorno!

E' stato presentato ieri sera, all’Hotel De la Ville di Monza, il secondo libro di Tiziana Colombo “Lattosio. L’intolleranza? La cuciniamo”.
Questo volume prosegue la collana di libri di cucina dedicata da Silvana Editoriale alle intolleranze alimentari.
Dopo la prima uscita che parlava di nichel, questa seconda pubblicazione offre utili consigli e ricette a tutti coloro che hanno scoperto di essere intolleranti al lattosio, ovvero di non avere gli enzimi utili a digerire questo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati.
L’autrice, con la passione che sa trasmettere chi vive in prima persona tale problematica, offre in queste pagine tutte le informazioni necessarie per affrontare i disagi connessi a questo disturbo, che colpisce il 70% della popolazione dell’Europa meridionale.
I capitoli introduttivi fanno il punto sugli alimenti da evitare – non solo latte e formaggi, ma anche molti prodotti in cui il lattosio compare perché utilizzato dall’industria alimentare – e passano in rassegna le valide alternative presenti in commercio, di origine vegetale.
Seguono un centinaio di gustose ricette, suddivise in antipasti, primi, secondi, contorni e dessert, di cui molte offerte da chef di fama internazionale.

mercoledì 12 novembre 2014

Mauricio Acosta, chef del ristorante Luce al Gargantini di Lugano in Svizzera, al Merano WineFestival

Buongiorno!

Lo abbiamo intervistato nel ristorante dove lavora e ne abbiamo parlato qui, lo abbiamo rivisto in action nel ristorante dove aveva lavorato e ne abbiamo parlati qui, lo abbiamo presentato in GourmetArena al Merano WineFestival di questa ultima edizione appena terminata e ne parliamo ora.
Mauricio Acosta fa parlare e non potrebbe essere diversamente.
Domenica si è esibito nella Chef's Challenge a Merano ed io ho avuto il piacere di affiancarlo mentre lui cucinava.

"A mangiar si inizia dalla testa" così ha chiamato il piatto e ha poi preso il muso, le orecchie, la guancetta e la lingua del maiale nero di Calabria e ha creato: paté di lingua e tartufo uncinato di Calabria, guancetta brasata al mosto cotto e croccante di caciocavallo podolico, orecchio con passata di friggitielli e cipolla di Tropea IGP in agrodolce, muso laccato alla nduja di Spilinga presidio Slow Food, sabbia di patate Silane e cedro.
Ricordo che il ristorante dove lavora, il Luce al Gargantini di Lugano (Svizzera), è un ristorante calabro-argentino di proprietà di Domenico Lo Preiato e che Mauricio ha origini uruguaiane. Nella piazza di Merano ha voluto portare i sapori selezionati della Calabria.

martedì 11 novembre 2014

Merano WineFestival 2014 #day1: le etichette di Bio&Dynamica

Buongiorno!


E' terminata ieri la mia personale seconda edizione al Merano WineFestival come blogger della GourmetArena.
Tante le cose da raccontarvi, tante le fotografie da mostrarvi.
Inizierei da quando si sono aperte le porte del Kurhaus, il palazzo liberty situato nel centro di Merano che ospita da sempre la manifestazione legata al vino e non solo.
Il venerdì, primo giorno del Merano WineFestival, è dedicato come tradizione a bio&dynamica, ovvero la selezionata rassegna di cantine che praticano viticoltura biologica, biodinamica e/o naturale. La rassegna, nata nel 2005, è giunta quest’anno alla nona edizione, presenta al pubblico ben 60 vignaioli, italiani ed europei, che hanno scelto di coltivare le loro vigne e produrre i loro vini lavorando “secondo natura”, o seguendo la filosofia steineriana, ma sempre con l’obiettivo primo di salvaguardare e valorizzare il territorio attraverso l’adozione di una viticoltura sostenibile e rispettosa della natura.
Considerata la mia passione per le etichette, ho pensato di crearmi i giri di degustazione partendo proprio dalle etichette che più mi hanno colpito.

Jelly di melograno e meringa

Buongiorno!

Siamo arrivati al dolce, ultima ricetta dello chef Riccardo Cominardi per "I colori dell'autunno a tavola". Usiamo il melograno e le gallette di grano saraceno. Questo è il mio dolce ideale per la colazione.

Ingredienti:
200 gr di arilli di melograno
100 gr di mela
60 gr di fruttosio
5 gr di gelatina in fogli
4 gallette di grano saraceno
4 ciuffi di menta
per la meringa
2 albumi
50 gr di fruttosio 
qualche goccia di succo di limone

Procedimento:
Cuocere per 20 minuti circa il melograno con la mela e il fruttosio. Unire la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda. Togliere dal fuoco, frullare il composto e passare in un colino. Mettere in un contenitore e riporre in frigorifero per almeno 2 ore.
Montare gli albumi ben fermi ed incorporare dall'alto verso il basso il fruttosio precedentemente ridotto in polvere con un frullatore.
Adagiare le gallette in 4 piatti. Mettere il jelly in una sacca da pasticceria e farcire le cialde.
Coprire con spuntoni di meringa e dorare con un bruciatore o all'interno di un grill, facendo attenzione a non sciogliere il jolly. Decorare con il ciuffo di menta.

mercoledì 5 novembre 2014

Scaloppa d'orata con porcini crudi

Buongiorno!

Ancora una ricetta donata dallo chef Riccardo Cominardi.
Questa volta cuciniamo pesce, una scaloppa d'orata con porcini crudi. Prima di cucinare impariamo a sfilettare e spinare.

Ingredienti:
2 orate da 400-600 gr
4 funghi porcini medi integri
1 manciata di spinacini novelli
1/2 limone
olio evo
sale
pepe

Procedimento:
Sfilettare e spinare le orate. Scaloppare ogni filetto in tre fette alte pochi millimetri e stenderle senza sormontarle su un foglio di carta da forno oliato e adagiato sopra una teglia.
Salare, pepare, spruzzare con qualche goccia di limone, spennellare uniformemente le scaloppe con altro olio e infornare a 200° per 3-4 minuti.
Pulire i funghi e tagliarli a fettine molto sottili, unire gli spinacini e condire con sale e pepe.
Una volta cotti i filetti, utilizzare l'olio di cottura delle scaloppe per condire i funghi.
Adagiare l'insalata di porcini sopra il piatto e coprire con le scaloppe.

lunedì 3 novembre 2014

Basilico Bianco: una pizza e una storia vera

Buongiorno!

Volete sentire una bella storia? Ve la racconto. Parla di forza di volontà, passione e coraggio di reinventarsi un mestiere, parla di Gianfranco Canziani e del nipote Andrea.
Siamo a Gallarate, in provincia di Varese. Gianfranco da generazioni era titolare di una officina meccanica in zona, settore colpito dalla crisi (lo so bene io che ho lavorato nelle risorse umane proprio in questa cittadina e che, a seguito dell'andamento del mercato, sono scappata per darmi al food). Dopo anni di meccanica si ritrova a dover far valutazioni e a dover pensare ad una alternativa di business. Uno con la sua professionalità potrebbe pensare a tutto tranne a quello che, alla fine, ha pensato lui.
"L'ingrediente segreto nella vita è lo spirito con il quale si affronta il quotidiano" mi dice Gianfranco "era il momento di svoltare e l'idea mi è nata da una passione personale. Girando da anni per locali della zona ho notato che, a mio avviso, mancava un qualcosa. A me piace molto la pizza e non riuscivo a trovare un posto dove mangiarla come a casa mia, un posto che non mi lasciasse la sensazione di pesantezza, un posto che mi facesse dire di esser sazio con gusto e benessere".