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giovedì 18 ottobre 2018

Il blog si arricchisce con una nuova voce dal suono DiVino: #TiRaccontoIlVino di Elena Schipani




La curiosità è donna e il 15 ottobre mi ha spinta ad andare ad ascoltare una voce nuova per me, nella narrazione delle bollicine, nello spazio Open Dream a Treviso durante l’evento OpenWine.

La masterclass era intitolata Sparkling Wines ed era condotta da Vania Valentini, un ambasciatore dello Champagne qui in Italia.

Ecco alcune etichette per voi.

Graziano Merotto Cuveè del Fondatore:

Naso fresco, fragrante di mela e pera fresca che conquista il naso femminile già dalla prima olfazione.
Entra in bocca con cremosa avvolgente al palato, con una sapidità ben pronunciata e palpabile.
Un vino gioviale.





Marcalberto, Metodo Classico della Langa Cuneese:

Subito nocciola e frutta secca che lasciano il passo ad un incalzare di tocchi minerali, di salsedine.
E’ elegante, il sorso bello e succoso, piacevole e non graffiante.


Bosio –Franciacorta, brut Nature:

Un tocco esotico e avvolgente, quasi caldo come quando al mare si sta al sole impomatatati da una crema al cocco, morbido e piacevole, quella piacevolezza al sorso fa percepire appena la sua nota graffiante che minerale, si presenta ben persistente.













Bertè e Cordini:

Il pinot nero in un vino che si dimostra in tutta la sua forza verticale.
Entra spadaccino per poi rivelarsi un fiorettista, elegante e persistente, con un bel frutto rosso piccolo e fragrante, impavido nel mostrarsi anche delicato.
E’ solido, strutturato, con un sottofondo minerale che fa percepire bene la radice radicata.











Dolfo- Spirito:

Collio Sloveno, Brda.
Quante cose ci stanno dicendo queste zone, la bellezza del collio Sloveno con le sue mille sfaccettature nel calice.
Un naso fiorito in evoluzione cede timidamente il passo alla schiettezza del suolo che si manifesta nella sua più piacevole trasparenza regalando note di pietrosità per niente scheletriche.

Umani Ronchi- Montepulciano Rosè:
Evoluzione buona e progressiva, un naso vincente, celebrale e poco ecumenico, grande cioccolato e note di agrume si fondono per donare piacevolezza al sorso.
Io qui ci metterei un petto di anatra arrosto con una salsa bruna e due patate al forno.













Drappier Champagne Brut Nature:

Due espressioni dello stesso vino.
Siamo nell’haube che significa alba, quell’alba che sa di rinascita nei territori della Champagne al confine con la Borgogna.

Qui il pinot nero regna sovrano indiscusso e la sapienza dell’uomo lo fa perpetrare a lungo.

Naso fine ed elegante, con una mela cotogna che ne diventa il descrittore principale e che lo fa virare anche su mallo di noce e carruba.
Vibrante!
Forza ed eleganza interpretate in un calice qui sì grattoso, con poco zucchero, pulito, asciutto e graffiante come piace a me.

Non potevo sperare in chiusura migliore.

Peccato non fossi in buona compagnia ;-)


La vostra "FiccaNaso" Schipi Sommelier
Elena Schipani
@elna_75