sabato 19 aprile 2014

Lombardia vs Marche, Lugana vs Verdicchio

Buongiorno!

Grande successo la scorsa sera allo Sheraton Milan Malpensa per "Il vino è il viaggio...il bicchiere il suo mezzo", il format ideato da Carlo Vischi che ti accompagna alla scoperta dei vini del territorio italiano.
Abbiamo assistito all'incontro fra Lombardia e Marche. Impeccabile come sempre la location, immancabili i finger food della casa e allegra e colorata la scenografia pasquale (con tanto di coniglietti e pulcini nella lobby).
Lo chef executive Enrico Fiorentini ha ospitato nella sua cucina lo chef Piercarlo Zanotti di "San Marco Locanda" di Toscolano Maderno (BS) e la chef Sabrina Tuzi di "La degusteria del gigante" di San Benedetto del Tronto (AP).

Completamente ristrutturato e aperto da pochi giorni, il San Marco Locanda inizia una nuova avventura con lo chef Zanotti, stella Michelin da 7 anni. "Il nostro è un ristorante gourmet e gastro bistrot con le creazioni dello chef, gli hamburger a punta di coltello e la pizza gastronomica" spiega Costantino Antonio Gabardi "abbiamo lavorato molto per poter proporre qualcosa di veramente buono, sano e giusto. La qualità prima di tutto, la trasformazione delle materie prime nel rispetto delle loro origini e delle loro caratteristiche. Ora stiamo studiando il palcoscenico per ogni pietanza, piatto, forme e colori. E' una nuova scommessa, un modo nuovo di vedere il cibo, un'offerta gastronomica di alta qualità ma anche salubre e nutriente
Lo chef Piercarlo ha presentato due piatti: un risotto della Riserva San Massimo con pomodorini confit, limone ed erbe fini, e il coregone del lago di Garda.


Pronta la risposta marchigiana di Sabrina che ci ha deliziato con la cipolla cotta sotto cenere con ripieno di capocollo e fonduta di pecorino, il maialino porchettato e la pasta Mancini al brodetto alla sanbenedettese.


"La Degusteria del Gigante è una piccola scoperta di San Benedetto del Tronto: lontana quanto basta dal mare per riportare alla giusta tranquillità, si trova nella parte alta e più antica della cittadina marchigiana e a un secondo sguardo si rivela un’autentica sorpresa. Il nome ha un che di fiabesco, ma nasce dall’esigenza tutta pratica di combinare il non essere un vero e proprio ristorante al nome antico della via, già del Gigante, per indicare l’imponenza del luogo" racconta Sigismondo Gaetani "noi vogliamo recuperare i sapori di una volta e di renderli attuali".
E i vini? Il Lugana ha incontrato il Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Degno di nota il vino e visciole di SiGi, dal colore rosso rubino e dal profumo di visciola matura. Al palato è morbido e persistente. Un prodotto tipicamente marchigiano, un vino dolce, un vino da degustazione, da meditazione e da dessert, indicato con pasticceria secca, ciambelloni e gelato. Per la limita quantità prodotta è “tesoro patrimoniale da tutelare” Presidio Slow Food.







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