martedì 24 settembre 2013

Aqualux Hotel, dove il tempo scorre in relax!

Buongiorno!

Esistono i giochi di specchi e i giochi d'acqua. Entrare all'Aqualux Hotel è un gioco di specchi d'acqua. Un labirinto che scorre, riflette e adorna.
Siamo a pochi minuti dal centro di Bardolino, sul lago di Garda, in una struttura estesa su 17000 mq di superficie, 113 fra camere e suite, ben 8 piscine, l'AquaSpa&Wellness e il Centro Fitness. Il tempio del relax oserei dire. Ideale per chi cerca un po' di riposo, di pace, in una località sul lago fortemente turistica.
L'Aqualux è completamente eco-compatibile con certificazione Clima-Hotel, la scelta della sostenibilità è un credo "La riduzione al minimo del fabbisogno energetico e l'utilizzo di risorse rinnovabili per compensare il restante fabbisogno energetico è la base di ogni sviluppo sostenibile e sarà in futuro la strategia decisiva per una maggiore competitività anche nel settore alberghiero" afferma la direzione.
La mia camera è ampia e confortevole, ha una bella terrazza che si affaccia direttamente sulle piscine all'aperto.



La cucina del ristorante interno Drops Food&Wine si impegna a seguire la linea genuina ed eco-sostenibile di Aqualux Hotel. Questo grazie alla professionalità dello Chef Angelo Ruatti e del suo team che garantiscono un’alta qualità che si sposa perfettamente con gli ingredienti a km 0, garanzia di tipicità e di mangiar sano.
Ho avuto modo di assaggiare i piatti dello chef durante la piacevole cena presso il ristorante e di scambiare due chiacchiere con lui durante l'evento Aperitif a la Francaise, tenutosi a Verona presso la Feltrinelli, che lo vedeva protagonista insieme alla blogger Patrizia Belsito.

Chef Angelo Ruatti
Prima di iniziare l'avventura presso l'Aqualux Hotel, poco più di un anno fa, ha lavorato a Madonna di Campiglio presso il Cristal Palace Hotel, all'Hotel Chalet all'Imperatore e al Villa Malaspina.

Come è nata la passione per la cucina?
Sono figlio di contadini e goloso di budini. Un giorno da piccolo avevo voglia di mangiarlo e ho deciso di prepararmelo. Ho trovato nel ricettario del dr. Oetker il budino d'oro. Mi sono messo da solo a impastare finchè non è arrivata mia sorella che mi ha spiegato che il budino d'oro non era il budino che piaceva a me ma una torta margherita alla genovese, mi ha aiutato a infornare ed è venuto un dolce buonissimo che abbiamo mangiato tutti. Da lì ho iniziato ad appassionarmi ad un lavoro che già nella mia famiglia era praticato, una mia sorella è chef e l'altra maitre di sala.
Qual'è il suo piatto forte?
Il risotto senza alcuna esitazione (e su questa affermazione abbiamo avuto uno scambio di idee sulla cottura del riso completamente nella birra o nel vino tipica di Grandma Duck. Lo chef è favorevole, se il riso è ben tostato, il chicco sigillato non si raffredda più).

La sua filosofia in cucina?
La cucina per me é semplicità, è riscoprire i sapori di un tempo. La cucina è fatta di cotture brevi, poche salse e non deve nascondere i sapori di ciò si mangia.
Faccio sempre l'esempio del risotto alla zucca: io prima mi preparo un buon risotto e poi aggiungo la zucca passata al forno. Mantengo i colori vivi e i sapori genuini e distinti.

Ecco alcuni piatti della nostra cena








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