Buongiorno!
Vi ricorderete che, ormai un anno fa e più, con Serena e Claudia avevo organizzato il contest "Che pesto ti frulla?".
Beh, immaginate ora l'emozione di trovarmi con Roberto Panizza in persona al The Hub di Milano a fare il vero pesto genovese.
Roberto Panizza è il campione mondiale di pesto al mortaio, nonché organizzatore del World Pesto Championship.
Per una sera diventa il nostro Maestro. Dopo la vestizione, che ci vede tutte in grembiule verde, c'è la presa di postazione al mortaio.
Tutte in fila davanti ai sette ingredienti principali: basilico, pinoli, parmigiano, pecorino, sale, olio e aglio. Tutte attente ai consigli e pronte all'azione.
Panizza inizia a parlare della storia del pesto, dei segreti, di alcuni aneddoti e poi va di mortaio del '700 e con maestria e olio di gomito eccolo pestare, pestare e ripestare.
Ora so come si fa..passo a passo...e ve lo spiego. Abbiamo pestato prima l’aglio (io pochino lo ammetto) e i pinoli insieme, quando sono diventati abbastanza sminuzzati li abbiamo versati in un piattino; abbiamo messo nel mortaio le foglioline di basilico (più piccole sono più buono è il pesto), aggiunto del sale grosso (poco) e cominciato a pestare dall’alto verso il basso; quando il basilico ha iniziato a lasciare l'acqua abbiamo aggiunto l'aglio ed i pinoli precedentemente sminuzzati; abbiamo aggiunto poi il parmigiano ed il pecorino e continuato a pestare (in proporzione 2 a 1); quando le foglie di basilico si sono sfaldate abbiamo pestato con movimenti rotatori; giunte alla fine abbiamo assaggiato e regolato a nostro gusto i vari ingredienti; abbiamo concluso versando l’olio d’oliva e continuato a roteare il nostro pestello.
Il primo coraggioso, è un po' da me obbligato, che ha assaggiato il mio pesto è stato Carlo Vischi che ha commentato con un "MMMMM", il secondo è stato Panizza "Per essere il primo al mortaio, non è male".
E son soddisfazioni!
Soddisfazioni ripagate da una buona birra come "premio". Infatti presente nella seconda parte della serata il birrifiico artigianale Maltus Faber con una degustare di quattro birre prodotte ad alta fermentazione e non pastorizzate: la Blonde, l'Ambrata, la Triple, la Brune.
Grazie come sempre a Carlo Vischi e al The Hub per l'ospitalità e grazie a Roberto Panizza e al Maltus Faber per la bella serata!