giovedì 17 marzo 2016

Pure stagioni: la confettura naturale al 100%

Buongiorno!

Quest'anno al Taste di Firenze ho avuto modo di conoscere dal vivo i produttori di Pure Stagioni, l'azienda fiorentina produttrice di marmellate.
Avevo assaggiato a casa le loro confetture e non vedevo l'ora di incontrarli per fare qualche domanda e togliermi qualche curiosità.
Abbiamo a che fare con una piccola realtà a conduzione familiare.
Federico, Gloria e Lucia erano presenti in fiera per parlare del loro prodotto e delle novità del 2016.
Pure Stagioni produce e distribuisce il meglio che le stagioni offrono con prodotti genuini e autentici, lavorati ad arte per mantenere le qualità ed esaltarne il gusto. Un ritorno al passato, quando frutta e verdura venivano trattate con cura e semplicità per poter conservare la loro freschezza nel tempo.
Con il cucchiaino, o su un pezzetto di pane, potevi assaggiare la confettura di limoni, di mirtilli, di fichi o di fragole. Se ti andava il dolce. Se preferivi il salato c'era l'assaggio di cipolla e peperoncino. Ottime con i formaggi.
Le conserve sono lavorate con le tecnologie più moderne così da preservare al meglio tutte le caratteristiche fondamentali.
La frutta è manipolata il meno possibile, per proteggerne l’integrità. La cottura avviene ad alta pressione e bassa temperatura, per conservarne il colore, la consistenza e tutte le genuine proprietà organolettiche.



Le loro conserve sono millesimate, perchè controllano la frutta dal raccolto, per portare nelle dispense di casa un prodotto naturale e di prima scelta anche fuori stagione. Sono naturali al 100%.
Conservare significa mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche di un prodotto.
Non basta avere un prodotto di elevate qualità se non conservato nel modo giusto.
Per questo confezionano i prodotti in contenitori di metallo al riparo dalla luce, per preservarne al meglio la freschezza, il sapore e gli aromi, in attesa del raccolto successivo.
L’apertura del barattolo da oggi è anche a vite (questa la novità presentata in fiera), non più solo a pressione dove era utile una monetina per aprirla (per questo motivo avevano pensato di fornire in ogni confezione una moneta fior di conio, nuova nuova, dello stesso anno del raccolto).

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