E' un accessorio del packaging Loison: una monetina da collezione, che si può trasformare in un pendaglio portafortuna.
Ma cosa c’è dietro al ‘soldino’ Loison, con il buco e un cuore attorno, come fosse stato trafitto per amore, segno del sentimento di Dario e Sonia nel loro lavoro, ma anche di buon auspicio per la felicità del possessore?
La storia ha inizio curiosando nei mercatini d’antiquariato inglesi. Dario, sempre alla ricerca di cimeli e curiosità da aggiungere alla collezione del museo aziendale Loison, scopre certe strane monetine che gli espositori chiamano ‘bread tokens’ ovvero i ‘gettoni del pane’. Questi ‘soldini’ un tempo servivano per ottenere una certa quantità di pane dai fornai senza metter mano al borsellino. Li coniavano i privati per effettuare pagamenti in natura, i mugnai che ritiravano il frumento dai contadini, per esempio, ma soprattutto enti di beneficenza, che così erano sicuri che la carità andasse in pane e non altrimenti.
I ‘bread tokens’ riportano il nome dell’emittente, il controvalore espresso in peso o pagnotte, e talora anche quello del forno di riscossione. Erano per lo più circolari, ma se ne trovano anche di poligonali; alcuni, ingentiliti da una dentellatura lungo il bordo; i più simpatici, con un foro al centro, che serviva per infilarli su un cordino o su un chiodo per tenerli assieme e contarli agevolmente.
Così è venuta l’idea di farne un accessorio della produzione Loison ed è proprio Sonia, moglie di Dario, che con abilità ha realizzato un ‘soldino’ fermanastro per le confezioni più esclusive.
I soldi bucati sono, inoltre, considerati di buon auspicio: per antica tradizione, infatti, il primo dell’anno si inchiodava una moneta alla porta di casa e quelle che si dimostravano più efficaci venivano promosse al rango di portafortuna da passare di padre in figlio. Un’altra simpatica tradizione era quella dei balestrieri medievali, che usavano delle monete come bersagli, promuovendole a medaglie portafortuna quando il centro portava una vittoria. (Notizie prese direttamente dal sito)
I soldi bucati sono, inoltre, considerati di buon auspicio: per antica tradizione, infatti, il primo dell’anno si inchiodava una moneta alla porta di casa e quelle che si dimostravano più efficaci venivano promosse al rango di portafortuna da passare di padre in figlio. Un’altra simpatica tradizione era quella dei balestrieri medievali, che usavano delle monete come bersagli, promuovendole a medaglie portafortuna quando il centro portava una vittoria. (Notizie prese direttamente dal sito)
Per la ricetta di oggi ho utilizzato il Panettone classico ricco di morbida uvetta e di canditi. Anche qui ottimo packaging: ci dona l'illusione di essere un prezioso tessuto di seta ricamata orientale, con ramages caratteristici dell'Art Decò e con un fermaglio realizzato con un bottone in cotone grezzo color bruciato.
A voi la mia crostata.
Tovagliolo Creatitavola |
Ingredienti:
Base crostata
1 uovo
100 gr zucchero Eridiana
100 gr burro
300 gr farina OO Molini Rosignoli
mezza bustina di lievito
Base crostata
1 uovo
100 gr zucchero Eridiana
100 gr burro
300 gr farina OO Molini Rosignoli
mezza bustina di lievito
Per il ripieno
mezzo Panettone classico Loison
1 vasetto di marmellata alle albicocche
mezzo bicchiere di rum
Procedimento:
Preparare la frolla impastando velocemente il burro freddo a pezzettini con gli altri ingredienti precedentemente miscelati. Raccogliere l’impasto in una palla e metterla in frigor per 30 minuti.
Frullare il panettone.
Mescolare la marmellata con il rum ed il panettone fino ad amalgamare il tutto in un ripieno.
Stendere la frolla sulla tortiera, aggiungere il ripieno.
Infornare a 180° in forno preriscaldato per 45 minuti circa.