Buongiorno!
Molto spesso ve lo dico e molto spesso ve lo posto: "nella vita bisognerebbe sempre avere una finestra sul lago!"
La mia personale è a Lemna di Faggeto Lario sul lago di Como: mi sveglio tutte le mattine e, appena alzata, scatto dalla finestra la foto del giorno del mio lago. E' la prima cosa che vedo e che mi anima e dona energia per affrontare la giornata (che molto spesso viene trascorsa in grigie città).
Andare in vacanza a Candia Cavanese, tra Ivrea e Chivasso, ti permette di fare la stessa cosa alloggiando a "La Finestra sul Lago"
Ad accoglierti nel B&B c'è Serena, la casa è situata nella parte più alta e panoramica del paese, sulla strada che conduce all’antica Chiesa di Santo Stefano, paese che sovrasta la collina della porzione sud dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea. Siamo a pochi chilometri da Torino.
La casa è circondata da un profumatissimo e coloratissimo giardino: quando arrivi puoi lasciare l’auto nel parcheggio privato e raggiungere la tua camera al piano mansardato attraverso un vialetto in mezzo al verde. A farti strada, se vuoi, ci pensano i piccoli gattini di Serena.
L’ingresso è indipendente dal terrazzo, ampio e strategico nella bella stagione che ti permette di rilassarti, di godere della prima colazione o di fare due chiacchiere fra amici ammirando il panorama.
Non ci sono dubbi sul fatto che Serena curi il B&B nel minimo dettaglio, Le tre stanze, tutte doppie, sono accoglienti e il servizio della colazione a base di prodotti biologici e a filiera corta, tutto ha lo scopo di farti vivere un soggiorno unico e piacevole.
Durante il mio soggiorno sono stata in visita al Castello di Masino del FAI a Caravino (TO).
Il Castello, affacciato sull'ampia pianura del Canavese e immerso in un immenso parco romantico, sorge su una collina antistante la lunga barriera morenica della Serra di Ivrea. Fu abitato dai conti Valperga per dieci secoli, narra la storia piemontese ed italiana attraverso le sue numerose stanze monumentali, come i saloni affrescati e riccamente arredati tra Seicento e Settecento, le camere per gli ambasciatori, gli appartati salotti e gli appartamenti di Madama Reale.Tra le sale più affascinanti il salone da ballo, con le ampie finestre, che creano una perfetta armonia tra il panorama esterno e gli interni affrescati.
C'è molta attenzione e voglia di comunicare il Canavese attraverso la vista ed i sensi, il Fai si è reso conto che, in questo momento di passaggio storico, non può più occuparsi solo del restauro dei beni ma che deve dar voce forte al territorio, siamo in un momento ricettivo per il turismo, di grande apertura.
C'è apertura ad un nuovo target di turismo: non solo appassionati di storia dell'arte ma anche a famiglie con bambini che abbiano l'obiettivo di passare una giornata culturale di svago. Per gli apppassionati di enogastronomia c'è anche il filo del vino legato all'Erbaluce della zona di Caluso e al food.
Ed ecco che per una cena firmata da uno bravo chef vi consiglio il Ristorante La Mugnaia nel centro storico di Ivrea, una cucina contemporanea basata sulla qualità delle materie prime elaborate con cura e passione.
La cucina de LA MUGNAIA nasce dalla scelta oculata degli ingredienti: le farine biologiche dei mulini canavesani e piemontesi, gli oli del Centro e Sud Italia, i vini selezionati secondo i vitigni di provenienza.
Io ho assaggiato una tometta fresca della Valchisella con erbe, fiori e polvere di olio di noci ed un risotto alle erbe selvatiche con erborinato d'alpeggio e olio affumicato al fieno.
Per chiudere bene il soggiorno consiglio una visita alla Vigna del Belvedere:
"La leggenda narra che, in un tempo lontano, le colline lasciate dai ghiacciai erano abitate dalle ninfe dei laghi, dei boschi e delle sorgenti. Alba era una di queste ninfe e un giorno, sulla riva del lago di Candia, incontrò il Sole. Si innamorarono, ma non potevano vedersi mai. A favore di questo amore intervenne la Luna che decise un giorno di non lasciare il Cielo, in modo che il Sole potesse raggiungere di nascosto la Terra ed incontrare l'amata Alba. Da quella eclisse nacque Albaluce, che aveva gli occhi color del cielo, pelle di rugiada e lunghi capelli splendenti come raggi di sole. La fama della sua bellezza spinse gli abitanti della zona ad offrirle doni e omaggi in giorni di festa, fino a quando i frutti del lago non furono più sufficienti, né ad offrire doni, né al sostentamento. Occorreva terra da coltivare e per questo si scavò un grande canale per far defluire le acque del lago. Ma le acque del lago tutto travolsero seminando morte. La ninfa Albaluce pianse per il dolore e dalle sue lacrime, pianto del Sole e dell'Alba, si alzarono lunghi tralci, ricchi di dolci, dorati grappoli di succosa uva bianca: l’Erbaluce..."
Bellissimo posto che si può riservare per matrimoni o momenti di romanticismo originale.