lunedì 29 settembre 2014

Giro del gusto: la Svizzera verso Expo 2015

Buongiorno!

La Svizzera, si sa, è il paese del buongoverno, dell'ordine, dell'efficienza, della puntualità e della pulizia. Quando si parla di Svizzera si associano le parole cioccolato, formaggiorologifarmaceutica. Lo so bene io che abito al confine e che ogni tanto sdogano grazie alla mia passione per la montagna (perché anche a natura lì siam messi bene).
In occasione di Expo 2015 la Svizzera vuole raccontarsi all'Italia e al resto del mondo attraverso le sue eccellenze.
Nasce così Giro del Gusto 2014 "un'iniziativa pensata come percorso itinerante attraverso il quale presentare al pubblico italiano una Svizzera conviviale da gustare attraverso le sue specialità alimentari".
"Nutrire il pianeta, energia per la vita", argomento focale di Expo, è una perfetta cornice per la Svizzera che intreccia tradizione e modernità, una Svizzera che della sviluppo sostenibile ne fa il suo motore di crescita, che investe nella ricerca scientifica e nel sistema educativo sostenendo il progresso e la formazione professionale, che attraverso le infrastrutture di trasporto efficienti offre la possibilità di scoprire la città, la natura e i paesaggi inesplorati.

Ed eccomi quindi a Roma per la seconda tappa organizzata dalla Confederazione Elvetica in collaborazione con l’ISR, l’Ambasciata Svizzera di Roma e da Presenza Svizzera (DFAE) con la Rappresentanza permanente della Svizzera presso le organizzazioni internazionali in campo alimentare (FAO, IFAD, PAM).
Dal 22 al 26 settembre Villa Maraini, magnifica sede dell'Istituto Svizzero di Roma, ha fatto da cornice al design, ai prodotti DOP, ai concerti, ai convegni che i partner istituzionali del Padiglione Svizzero (città di Basilea, Ginevra, Zurigo e Canton Ticino, San Gottardo, Grigioni, Vallese e Uri) hanno organizzato non stop.
Non potevano scegliere location migliore e più suggestiva per mettere a proprio agio gli ospiti. 
Dei vari dibattiti che si sono svolti io ho partecipato con interesse a tre momenti importanti.
Il primo è stato un workshop "Expo Milano 2015 e la diplomazia gastronomica", la gastrodiplomazia illustrata dall'Ambasciatore Dante Martinelli, dall'Ambasciatore Nicolas Bideau, dall'Ambasciatore Ignazio Di Pace, dall'Ambasciatore Miguel Ruiz-Cabanas.
La food diplomacy negli ultimi anni è diventato strumento di diplomazia pubblica discusso. La diplomazia culturale culinaria, che mette al centro il cibo come mezzo per comunicare l'identità e la cultura di una nazione al pubblico, è emersa come tema forte sia nell'ambito accademico che nei media. Le esposizioni universali sono sempre stati momenti importanti di comunicazione per le nazioni. L'Expo 2015 si annuncia come un evento unico durante il quale ogni paese proporrà la propria rappresentazione della sua relazione al cibo attraverso un padiglione e un programma di eventi. Questo incontro permetterà una discussione e un confronto tra i vari paesi presenti, un modo per riflettere sulle nuove pratiche di diplomazia pubblica e di diplomazia gastronomica".
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Un secondo appuntamento interessante si è svolto con la tavola rotonda sul tema “Made in Svizzera…Made in Italy… ”: produttori ed esperti svizzeri e italiani a confronto.
Giancarlo Kessler Ambasciatore di Svizzera in Italia, Silvia Barbieri, Urs Furrer, Paolo Degiorgi, Damian Constantin, Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti e Luca Sani deputato della Commissione Agricoltura, hanno affrontato il dibattito. "L’esperienza svizzera con la legge federale «Swissness» che mira a una migliore protezione della denominazione «Svizzera» e della croce svizzera nei diversi settori economici compreso il settore dei prodotti alimentari. All'interno del Parlamento Italiano e del mondo produttivo è in pieno svolgimento il dibatto sul disegno di legge relativo all'istituzione del marchio collettivo "Italian Quality". Gli scandali alimentari degli ultimi anni e la crescente consapevolezza del consumatore ha affermato con forza l'importanza dell'indicazione d'origine, dei processi di certificazione relativi e della loro comunicazione".
Il terzo momento ha visto protagonisti David Honer, fondatore di Cuisine sans frontieres, Christopher Hein, direttore del Consiglio Italiano per i rifugiati ed Emiliano Bos, giornalista della RSI che ha moderato il dibattito "In fuga dai conflitti: condizioni alimentari in situazioni di vita precarie". "Ci si pone le domande di quale food security esista per i profughi. Dalle guerre, al viaggio della speranza, fino ad arrivare ai centri di accoglienza, cosa possono fare i cuochi a favore di persone in fuga dai conflitti e dalla povertà? Oggi Cuisine sans frontieres offre a popolazioni in situazioni di precarietà alimentare la possibilità di ristabilire una cultura della pace e della condivisione attraverso il cibo".
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Molti i momenti ricreativi come l'apero-lettura con Arno Camenisch, la serata Vallese, il concerto popular elvetico e quello di Eliana Burki & iAlpinisti e lo show cooking di Paolo Dalicandro che ha anche lavorato una mattina con i ragazzi delle scuole (metà del liceo romano e metà della scuola svizzera di Roma) con ingredienti di recupero.



Non potevano mancare assaggi di raclette, brindisi con vini svizzeri e birra Appenzeller, bocconcini di Sbrinz, colazioni con il succo all'albicocca del Vallese e la classica polenta bianca.



Tocco artistico a questa tappa viene dato, oltre che dalla cornice naturale dell'Istituto Svizzero, anche da Donatella Bernardi alla quale hanno chiesto di fare un'opera d'arte e lei, che qui ha soggiornato per studi un po' di tempo, ha creato fodere del piumone per i letti. "Barbabietole e Meringue" è il tema che ci aiuta ad entrare nei sogni di Maraini, il padrone di casa che ha fatto i soldi coltivando proprio barbabietole. "Addormentarsi è come innamorarsi. Impossibile cogliere l'attimo. Quando arriva è troppo tardi. Il sogno, l'amore e la notte sono insieme fisici e immateriali, visibili e incomprensibili..." In queste fodere abbiamo il lato sicuro e il lato insicuro, il chiaro e l'oscuro con lo scopo di dare i sogni alle genti attraverso le radici.


Il prossimo appuntamento con il Giro del Gusto, per l''ultima tappa del 2014, è dal 23 al 27 ottobre al Salone Internazionale del Gusto a Torino.
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