Buongiorno e...essendo la prima ricetta del 2012...rinnovo gli auguri di buon anno a tutti!
La sera della vigilia a casa mia è abitudine mangiare la buseca o trippa.
E' un tipico piatto di una volta, ideale per sfruttare gli intestini degli animali, ritenuti veri e propri scarti di macellazione. Da cibo poverissimo, con il tempo, è diventato uno dei piatti caratteristici della cucina comasca e lombarda.
La tradizione vuole che la si mangi dopo la mezzanotte al termine della messa, ma da anni ormai, noi la mangiamo per cena.
La ricetta base è unica: trippa, ovvero intestini e stomaco di animali macellati, burro, sedano, carote e cipolle, fagioli e aromi, salvia ed alloro. Oggi si usa l'intestino dei vitelli a listerelle.
Detta così, mi rendo conto, non rende e non invoglia forse nemmeno...ma è da provare.
Ingredienti:
800 gr di trippa di vitello
20 gr di burro
olio Dante
1 cipolla
2 gambi di sedano
2 carote
foglie di salvia
foglie di alloro
mezzo bicchiere di vino bianco
1 cucchiaio di salsa di pomodoro
2 l di brodo vegetale
200 gr di fagioli bianchi Melandri Gaudenzio
40 gr di formaggio parmiggiano grattuggiato
sale
pepe
Procedimento:
far rosolare nel condimento la cipolla con le erbe aromatiche, appena è imbiondita si aggiungono le verdure sminuzzate, dopo dieci minuti di cottura si unisce la trippa già lessata e la si bagna con il vino. Si copre con il brodo caldo in cui si è sciolta la passata di pomodoro, si regola di sale e pepe e si prosugue la cottura per circa due ore. In una casseruola a parte si preparano i fagioli che verranno aggiunti nella trippa dieci minuti prima di toglierla dal fuoco.
Potete servirla con del parmigiano reggiano grattuggiato e spolverizzata di pepe.