Chi conosce i testaroli?
Beh dai, anche se non siete liguri sarete pur andati qualche volta in Lunigiana, al confine tra Toscana, Liguria ed Emilia Romagna e ne avrete sentito parlare.
Io li conosco perché mia zia, di Pontremoli, me li preparava quando andavo a trovarla. Quando tuttora vado in quelle zone li trovo in bella mostra nei cesti di vimini in vendita come prodotto locale.
Originariamente vengono da Fordinovo, Pontremoli, Castagnetoli e in generale tutti i paesini della Lunigiana e dell'estremo levante ligure.
Ho letto che la loro origine risale all'Antica Roma tanto che vengono considerati il tipo di pastasciutta più antico, ma è venuto alla ribalta nel secondo dopoguerra.
Il primo piatto nobile dalla cucina contadina insomma. Alla vista è un soffice fantasioso disco di pasta morbida composto di ingredienti semplici e naturali come farina, acqua e sale.
La cottura avviene nei “testi”, grosse teglie circolari, che originariamente erano realizzati in argilla e formati da due parti, una parte sottostante (sottano) di forma tonda ed un coperchio leggermente conico (soprano) che favoriva la cottura sulle braci ardenti del fuoco.
Io ho assaggiato quelli di Acqua Farina & Fantasia. La preparazione è molto semplice, basta prendere il disco intero, tagliarlo a quadrotti con coltello, forbice da cucina o apposita rotella.