martedì 13 novembre 2018

Champagne di Pura Razza al #MWF2018 con Bruno Paillard


(Merano, articolo di Elena Schipani)

Lunedì 12 Novembre, si è tenuta, al Merano WineFestival, la degustazione di Champagne di pura razza, condotta da Costantino Gabardi e Tommy Monari, ambasciatore della Maison Bruno Paillard.

Cinque campioni in degustazione, scelti appositamente grazie alla collaborazione con Cuzziol grandi Vini Distribuzione, che hanno chiaramente rappresentato la filosofia di produzione della casa spumantistica.

Bruno Paillard ha una storia abbastanza recente, nasce nel 1981, anche se la discendenza vanta mediatori e vigneron in Champagne da oltre tre secoli.
L’idea innovativa è quella di valorizzare ogni singolo Cru della Champagne e renderlo indimenticabile nell’assemblaggio di un unico vino.
I tre pilastri su cui Paillard basa la sua storia sono condivisibili e reali: 
- purezza ed eleganza della materia prima che si realizza solo con l’utilizzo della prima spremitura delle uve, questo consente di avere la parte più concentrata di acidità e sali minerali a scapito della produzione di un numero ridotto di bottiglie, 400000 in totale; 
- trasposizione nei bicchieri del territorio della Champagne di Paillard, 97 parcelle che poggiano su 33 ettari divisi in 15 cru. La volontà è di estrarre da ogni parcella l’identità di un terreno, definire una paletta aromatica, non creare un vino perfetto, che sarebbe senza anima bensì dargli la propria personalità;
- lungo affinamento in cantina, a seconda della tipologia della cuvée, per permettere al vino, dopo la sosta, di mostrarsi nella sua pura autenticità. 
Una curiosità ad integrazione della autenticità che Paillard vuole esprimere, dal 1983 per primo indica la data di sboccatura nella etichetta, cosa che rlascia immaginare ancora meglio la storia di un vino.


Blanc de Blanc extra Brut Grand Cru
Un calice incredibilmente pulito e aggraziato, dove predominano un gesso addolcito e una piena maturazione, la bollicina setosa e vellutata, tipica dei demimousse, lo rende piacevole.
Cremoso e persistente lascia un ricordo di agrumi delicati e frutta bianca.

















Brut Rosé Première Cuvée
Pinot Nero vinificato in bianco e Chardonnay, con l’aggiunta di un po’ di Pinot nero in purezza con una macerazione prolungata di una piccola parte del mosto sulle bucce.
Colore rame che tende quasi al salmone , con una bella vivacità sintomo di freschezza, un perlage fine e persistente che ci raccontà briosità.
Al naso fine e suadente con le fragoline di bosco che lasciano spazio a un fresco tocco di agrumi per chiudere con note di frutta secca tostata.
Il sorso è delicato ed elegante pur con una bella struttura e persistenza.











Dosage zero
La composizione di Pinot Meunier, Pinot e Chardonnay contempla anche i famosi vini di riserva infatti il 50% di questa bottiglia, infatti, è composto da vecchie annate con un metodo simile al “solera”. Queste basi, inoltre, sono state vinificate diversamente: in parte fermentate in botte e conservate in acciaio e in parte conservate per 10 anni in bottiglia.
Un vino autentico, che rivela sia nell’aspetto timido ma brioso del suo delicato e fine perlage, sia nel bouquet di profumi che spaziano dalle note delicate di pesca bianca a quelle di polvere di caffè e frutta tostata, un grande carattere e una personalità che, come dice Costantino Garbardi, potrebbe darci emozioni anche se ce lo immaginassimo senza la bolla.


Brut premiere Cuvée
La base della produzione di casa Paillard, un vino brillante e vivo sia nel colore che all’olfatto.
Il sorso entra netto e teso per poi avvolgere delicatamente il palato in un abbraccio di sensazioni future che si percepiscono nette e definite nel presente.

Cuvée 72
72 mesi di affinamento prima di entrare in commercio.
Uno Champagne fedele alla sua terra, piacevole e intenso e anche molto lungo, un lunghezza bella che non è prosopopea ma piacevolezza, stare bene nel ricordo di ciò che è stato e pregustare ciò che sarà nel sorso dopo.
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