lunedì 7 gennaio 2013

Spaghetti alle cime di rapa

Buongiorno!

Basta fare un giretto al mercato comunale di Milano, in un normale sabato pomeriggio, per decidere che è da troppo tempo che non mangio le cime di rapa.
E' un ortaggio tipicamente italiano, ma introdotto dagli emigranti e si coltiva anche negli Stati Uniti e in Australia. In Italia il 95% della superficie coltivata si trova in Lazio, Puglia e Campania.
E' un ortaggio autunnale e invernale (seminato o trapiantato in primavera o all'inizio dell'autunno) molto apprezzato per il suo basso valore calorico, per il contenuto in sali minerali, vitamine e fattori antiossidanti.
La cima di rapa è largamente utilizzata e molto diffusa nella cucina tradizionale meridionale, in particolare in quella pugliese.
Viene consumata cotta e rappresenta l’ingrediente principale di numerosi piatti tipici, tra cui si ricordano le famose "orecchiette e cime di rape" (e "o strascinati e cime di rape", "rape stufate col peperoncino", "fave e rape", "cime di rapa lesse condite con olio extravergine di oliva"). Su La Terra di Puglia trovate ricette inerenti come le orecchiette.
Avendo io preso anche dei caprini freschi e dei caprini in crosta di ribes, ho pensato ad una pasta per la serata.

Ingredienti:
300 gr di spaghetti artigianali trafilati in bronzo
un mazzo di cime di rapa
2 caprini freschi
olio evo
dado vegetale
vino bianco Vermentino

Procedimento:
Dopo aver ben lavato e tagliato le cime di rapa, le ho messe a cuocere con un filo d'olio, il dado e un bicchiere di vino bianco.
Ho cotto in abbondante acqua salata gli spaghetti.
Ho scolato gli spaghetti tre minuti prima, ho unito le cime di rapa cotte, i caprini e un bicchiere di vino bianco, terminando così la cottura in maniera "risottata" mescolando ed amalgamando il tutto.
Pochi ingredienti, semplice esecuzione e in abbinamento ho servito il caprino al ribes, dal gusto molto dolce, smorzava il sapore amarognolo della pasta.

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