giovedì 4 ottobre 2012

Tris di capesante...OGGI CUCINA PER NOI...



Buongiorno!

L'ospite di oggi è Massimiliano, Max per gli amici,  di Genova, amministratore del blog La Piccola Casa.
In teoria sarebbe un chimico, nel senso che è quello che ha studiato alle superiori e all'università, ma in realtà lavora come sistemista da molti anni e gira per il mondo. 
Ha molti hobby tra cui la cucina, ovviamente, la fotografia, la musica (qualche secolo fa ha pure registrato alcuni album con la sua band) e soprattutto la sua bellissima piccola Ginevra.
"La piccola casa e' la casa in cui noi viviamo, cuciniamo, ascoltiamo,beviamo, sperimentiamo, leggiamo, impariamo, discutiamo, degustiamo, pensiamo, giochiamo e soprattutto ci divertiamo; lapiccolacasa è anche e soprattutto il mio personale quaderno di ricette, pensate, create, fotografate e provate, da condividere con tutti". Ecco come definisce il suo angolino.
Sarà che abita al mare, ma il suo piatto forte, secondo me, è proprio il pesce.
Io fra tutte le sue ricette preferisco il brasato al Barolo, ma non disdegno nemmeno il Sautè di fasolari con julienne di porri e Ale trappista. Ci sono molte ricette che richiamano i miei gusti e, dalla popolarità che ha il suo blog, pure i vostri.


Ciao Massimiliano, foodblogger per passione o foodblogger per professione?

Per passione, solo per passione, come lavoro faccio tutt’altro, però per certi aspetti “la professione” centra lo stesso in quanto per lavoro ho girato tutto il mondo e quindi ho avuto modo di assaggiare e conoscere molti tipi di cucina diversa e ho sempre cercato di farne tesoro.


Parlaci un po' del tuo blog, quando è nato, come è nato, gioie e "dolori"...

Beh è passato parecchio tempo ormai. Il blog è nato oltre sei anni fa, nell’agosto del 2006. All’epoca non c’erano molti blog di cucina in lingua italiana. Ricordo che cercando una ricetta son finito su uno di questi ed ho pensato che era una bella idea e che anche io potevo scrivere il mio diario delle ricette online, era anche un modo per renderle disponibile a tutti, nella scelta del nome ho cercato di essere un po’ originale e ho optato per “la piccola casa” perché, all’epoca, casa nostra era davvero piccola (44 metri quadrati) poi mi sembrava bello il richiamo alla casa, alla cucina conviviale con gli amici. All’inizio non è stato semplice, ricordo che non avevo neanche la macchina fotografica digitale e quindi le foto le scattavo con il cellulare, ho deciso però di lasciare quelle foto proprio a testimonianza di quel periodo per così dire pioneristico.
Ricetta dopo dopo ricetta son arrivato sino ad oggi, anche se il tempo a disposizione è diminuito parecchio  perché nel frattempo è nata una piccola cuoca, la mia principessa Ginevra che ha quattro anni.


Se dovessi dare un consiglio ad una neo foodblogger, cosa diresti?

Beh cucinare, assaggiare, provare e riprovare e soprattutto non perdere di vista quella che dovrebbe essere la mission dei food blog, ovvero condividere le proprie ricette e le proprie idee. Poi cercare di creare un proprio stile, sia nelle ricette che nelle fotografie dei piatti.


Come si avvicina un uomo al mondo dei blog e che plus può dare in questo ambiente maggiormente femminile?

Forse il mondo dei food blog è più femminile, ma la cucina vede una grande presenza maschile. In generale non credo che ci sia un contributo particolare in base al fatto se si è uomini o donne, forse qualche differenza nel presentare le proprie ricette, ma quello che conta credo sia il bagaglio di conoscenze e di esperienze che ognuno ha. Nel mio piccolo posso dire che, anche se informatico, ho studiato chimica sia alle superiori che all’università e cerco sempre di unire quello che ho studiato e imparato durante il mio percorso di studi, all’epoca non c’era ancora la gastronomia molecolare, con quello che ho visto, assaggiato e appreso durante i viaggi in giro per tutto il mondo, d’altronde qualsiasi ricetta e procedimento di cottura non è altro che un processo chimico L’importante è non dimenticarsi mai di trasmettere la propria passione nelle ricette che si preparano, in modo trasmettere a chi le assaggia i sentimenti e le idee che ci hanno condotto alla loro elaborazione e preparazione.

Ci doni una ricetta?
Vi lascio un antipasto di pesce.

Ingredienti per due persone:
12 capesante
4 fette di pancetta
Olio al tartufo bianco
Un bicchierino di porto bianco
salare

Per la besciamella allo zafferano

Un pizzico di pistilli di zafferano
25 grammi di di burro
30 grammi di farina
250 ml di latte
Sale
Noce moscata

Procedimento:
Incominciare preparando la besciamella, far fondere il burro in un tegamino Farlo sciogliere a fuoco lento, quindi togliere dal fuoco e incorporare la farina setacciata. Mescolare con un cucchiaio di legno cercando di tutti i grumi, rimettere sul fuoco e fare andare sino a che non incomincerà ad imbrunire. Aggiungere quindi il latte "a filo" e i pistilli di zafferano, proseguire la cottura continuando a mescolare sino a che non si è raggiunta la consistenza desiderata. Togliere quindi dal fuoco e aggiungere sale una bella grattata di noce moscata.
Pulire le capesante eliminando la sacca scura ricca di sabbia e lavandole per bene, prenderne 4, fasciarle nella pancetta e inserirle in due spiedini di legno. Accendere la fiamma sotto la bistecchiera di ghisa e appena calda aggiungere gli spiedini. Con una piccola siringa prelevare un po’ di olio di oliva al tartufo bianco e iniettarlo dentro a 4 capesante, metterle quindi a sulla bistecchiera, sistemare quindi le altre 4 in una zona della bistecchiera libera bagnandole con il porto bianco, salare far cuocere quindi il tutto per pochissimo tempo : mezzo minuto per le capesante grigliate, poco più per quelle al porto bianco e un minuto per gli spiedini.
Sistemare quindi in fila in un piatto separando le varie preparazioni e aggiungendo alcuni cucchiai di besciamella allo zafferano sulle capesante cotte con il porto bianco.

Grazie Max, hai passato la selezione!


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